La Juventus sbanca San Siro. Allegri: ma non siamo favoriti

La Juventus sbanca San Siro. Allegri: ma non siamo favoriti

Locatelli decide la partitissima, Milan in 10 per quasi un’ora

Roma, 23 ott. (askanews) – Il gol dell’ex di Locatelli decide il big match di San Siro tra Milan e Juventus, giocato in 10 per tutta la ripresa dai rossoneri a causa del rosso a Thiaw al 40′. Occasioni per Giroud (Szczesny super) e Kean, poi il gol che si porta dietro un’incredibile coincidenza: era sempre il 22 ottobre, ma del 2016, quando Locatelli – all’epoca in maglia rossonera – decideva un Milan-Juve a San Siro. “Sapevamo di affrontare una squadra forte tra le favorite del campionato assieme all’Inter e al Napoli – le parole di Allegri a fine gara – Gli episodi sono stati a nostro favore, poi c’è stato il gol e sulla successiva gestione della palla abbiamo sbagliato un pochino troppo e lì si deve migliorare. Sono contento per Locatelli che ha fatto gol”. Allegri continua a non considerare la Juve favorita: “Il motivo è che la Juve l’anno scorso è arrivata terza, il Napoli è campione ed è la favorita, l’Inter è una squadra forte. Noi abbiamo seguito l’indirizzo della società, con dei giovani dentro, ci sono tanti giovani di cui alcuni giovanissimi; siamo una squadra che avrà un futuro importante, bisogna avere pazienza. Dobbiamo essere bravi ad arrivare tra le prime quattro. Il monte ingaggi più alto? Sono bravi a farseli dare i contratti, ma sono discorsi che non stanno né in cielo né in terra. A marzo bisogna essere lì a rimorchio delle prime. Stasera mancavano Danilo, Alex Sandro e chi ha esperienza internazionale”.

Deluso Stefano Pioli: “Non è il risultato che aspettavamo – dice – io penso che abbiamo fatto una buona partita in 11 e una buona partita in 10. Si poteva stare più attenti, anche perché non siamo stati inferiori in inferiorità numerica”. “Questa sconfitta non ci toglie nulla. Se riuscissimo a fare come dopo il derby, con quella serie di vittorie, ben venga anche questa giornata storta…”. L’allenatore rossonero, poi, non nasconde un certo rimpianto, nonostante una partita giocata in 10 per tutta la ripresa: “Alla squadra non ho detto niente, c’è ancora troppa tensione e rabbia perché non è il risultato che volevamo. Abbiamo fatto una buona partita sia in 11 che in 10, quando potevamo anche fare meglio e con un po’ più di attenzione portare a casa un risultato positivo. Non siamo stati inferiori neanche quando siamo stati in inferiorità numerica. Dopo l’espulsione di Thiaw ho scelto di avere l’inferiorità numerica davanti e mantenere lo stesso assetto difensivo, sperando di continuare comunque a essere pericolosi”

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