La Filarmonica della Scala torna in Asia dal 17 al 28 settembre

La Filarmonica della Scala torna in Asia dal 17 al 28 settembre

Milano, 17 lug. (askanews) – Dopo diciassette anni dall’ultima apparizione nel 2008, la Filarmonica della Scala torna in Asia dal 17 al 28 settembre 2025 per una tournée sotto la guida di Myung-Whun Chung, Direttore Emerito della Filarmonica dal 2023 e Direttore Musicale designato del Teatro alla Scala dal 2027, accompagnata dai pianisti Nikolaj Luganskij e Mao Fujita. La tournée di otto concerti prende il via dalla Corea del Sud con il primo concerto nella capitale Seoul (17 settembre) e prosegue verso Busan (18 settembre), la cui sala da concerto è stata inaugurata di recente proprio da Myung-Whun Chung che ne è direttore artistico; atteso dal pubblico è il ritorno in Giappone con il primo appuntamento a Sapporo (20 settembre), cui seguono i concerti alla Suntory Hall di Tokyo (22 e 24 settembre), alla Mirai Hall di Yokohama (23 settembre), allo Aichi Art Theater di Nagoya (26 settembre) e l’ultimo a Osaka (27 settembre), città gemellata con Milano che ospita l’Expo 2025 fino al 13 ottobre 2025.

La tournée in Asia è resa possibile dal sostegno di Allianz che è sponsor dell’Asian Tour e del main partner della Filarmonica UniCredit.

‘È per me motivo di grande gioia personale e artistica tornare a dirigere la Filarmonica della Scala a Milano e in una tournée così significativa, che la riporterà in Corea del Sud e in Giappone dopo diciassette anni. La Filarmonica della Scala è una delle compagini sinfoniche più straordinarie al mondo: unisce l’eleganza della tradizione italiana con una sensibilità musicale capace di parlare a tutti. Si avverte la profondità culturale e umana di un’eredità unica, che si rinnova a ogni concerto. L’ho sempre detto: fin dai primi concerti mi sono sentito capito e accolto. Tornare in Asia insieme a questi musicisti significa riallacciare un dialogo. So quanto il pubblico coreano e giapponese attenda questo momento: la loro attenzione, il rispetto e l’amore per la musica sono per me fonte di orgoglio’. Così Myung-Whun Chung, direttore emerito della Filarmonica della Scala.

‘Con questa importante tournée in Asia, guidata da un grande direttore qual è Myung-Whun Chung, la Filarmonica della Scala rinnova il suo ruolo di ambasciatrice della cultura italiana nel mondo. Dopo oltre quindici anni, torniamo in Corea del Sud e in Giappone, dove il pubblico ci attende con trepidazione e straordinaria sensibilità artistica. Un progetto reso possibile grazie al sostegno dei nostri partner e a un impegno condiviso tra eccellenza musicale e responsabilità culturale’. Lo ha dichiarato Maurizio Beretta, presidente della Filarmonica della Scala.

Il programma è impegnativo quanto suggestivo: il Concerto n. 2 in do minore op. 18 di Sergej Rachmaninov – eseguito da Lugansky in Corea del Sud e da Fujita in Giappone – è accostato alla Sinfonia n. 6 Patetica di Pëtr Il’ic Cajkovskij. In apertura c’è l’ouverture dall’opera La forza del destino di Giuseppe Verdi, immancabile biglietto da visita per un’orchestra che ha formato il suo suono sulle grandi opere della tradizione italiana. Doppio programma alla Suntory Hall di Tokyo, dove mercoledì 24 settembre la Filarmonica interpreta la Sinfonia n. 4 di Johannes Brahms e il concerto n. 4 in sol maggiore op. 58 di Ludwig van Beethoven.

Il legame della Filarmonica della Scala con l’oriente, e in particolare con il Giappone è significativo e ha anche un valore simbolico: l’idea di fondare la Filarmonica della Scala nacque proprio durante la prima storica tournée del Teatro alla Scala in Giappone nel 1981, e da allora il paese asiatico riveste un’importanza particolare per l’orchestra, che ci è tornata regolarmente nei quarant’anni successivi. La prima tournée in Giappone come Filarmonica della Scala risale al 1990 con Riccardo Muti, con il quale l’orchestra torna anche nel 1996 aggiungendo la Corea del Sud, dove si esibisce per la prima volta. Con Riccardo Muti gli scaligeri tornano in Giappone e in Corea anche nel 1998, nel 2002 e nel 2004. Nel 2008 invece l’orchestra è impegnata in una grande tournée che tocca Giappone, Cina e Corea del Sud accompagnata da Myung-Whun Chung, direttore sudcoreano che poi sarà nominato Direttore Emerito dell’orchestra, e dal celebre pianista cinese Lang Lang.

La Filarmonica della Scala torna in Asia con Myung-Whun Chung, dal 2023 nominato Direttore Emerito dell’orchestra per suggellare la collaborazione artistica e personale che da trentacinque anni lo lega agli scaligeri, che è solito definire “i miei amici”, e che succederà a Riccardo Chailly dal 2027 come Direttore Musicale del Teatro alla Scala. Abituato a salire sul podio delle principali orchestre di tutto il mondo, Francia, Italia e Corea gli hanno tributato il loro più grande riconoscimento: è Commandeur de la légion d’honneur, Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia e Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Keumkwan dal Governo coreano. Gli sono state inoltre consegnate le chiavi della città di Venezia.

La tournée della Filarmonica tocca alcuni dei principali luoghi per la musica da vivo in Giappone e in Corea. L’Arts Center di Seoul è un imponente complesso di edifici dedicati alla cultura, nel cuore della capitale sudcoreana. Comprende un teatro d’opera, sei sale da concerto all’avanguardia, musei, gallerie d’arte e un teatro riservato alla prosa, e attrae oltre tre milioni di visitatori l’anno. Il primo nucleo del complesso, che comprende la sala da concerto, è stato completato nel 1988. Il programma 2025 di concerti include artisti e compagini come la Kammerorchester di Berlino, Andras Schiff e il suo Ensemble Cappella Andrea Barca e l’Orchestre National de France. Fondata nel 1986, la Suntory Hall di Tokyo è stata la prima sala da concerto della città, costruita con un’attenzione particolare alla qualità acustica del suono e alla creazione di un’esperienza immersiva per musicisti e orchestra attraverso la collocazione del pubblico intorno a tutto il palcoscenico. Oltre alla stagione principale, ogni anno alla Suntory Hall hanno luogo il Summer Festival, dedicato alla musica contemporanea, e il Chamber Music Garden. La programmazione include i principali musicisti della scena asiatica, come il pianista cinese Lang Lang e la NHK Symphony Orchestra di Tokyo, insieme a ospiti internazionali come l’Orchestra di Colonia e il pianista Brad Mehldau.

Le sale da concerto di Seongnam, Sapporo, Yokohama, Nagoya e Osaka, seppure inaugurate più recentemente, rappresentano i principali centri di aggregazione per la musica dal vivo delle città di medie e grandi dimensioni nelle quali si trovano, e testimoniano l’impegno del Giappone e della Corea del Sud per lo sviluppo di infrastrutture adeguate all’esecuzione della musica classica secondo i migliori standard internazionali. In particolare, la Filarmonica della Scala è tra le primissime orchestre internazionali a essere ospitata nella Concert Hall di Busan (2.000 posti), terminata nell’autunno 2024.

‘In un periodo caratterizzato da incertezze, la cultura può svolgere un ruolo unificante straordinario, essendo la musica un vero linguaggio trasversale a popoli e culture diverse. Come Allianz siamo partner da 25 anni dell’Orchestra Filarmonica della Scala e siamo lieti di tornare a sostenere, a distanza di qualche anno, questa importante tournée in Corea del Sud e Giappone, oltre ad assicurare i preziosi strumenti musicali dell’Orchestra. Un impegno, il nostro, che si rinnova anno dopo anno a sostegno della progettualità di due emblemi dell’arte italiana nel mondo, dal momento che siamo anche socio fondatore del Teatro alla Scala dal 2018’. Lo dice Maurizio Devescovi, Direttore Generale di Allianz S.p.A.

‘La tournée asiatica della Filarmonica della Scala rappresenta un’occasione unica per portare l’eccellenza italiana sui palcoscenici internazionali. Come UniCredit, siamo orgogliosi di supportare un progetto che contribuisce a promuovere il dialogo tra Paesi, attraverso il linguaggio universale della musica. La nostra è una partnership di lungo periodo, fondata su valori condivisi e sull’impegno a rendere arte e cultura sempre più accessibili, con l’obiettivo di sostenere la crescita e lo sviluppo socioeconomico dei territori’. Lo spiega Annalisa Areni, Head of Client Strategies di UniCredit.

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