
La Cisl compie 75 anni, Fumarola: ora patto su sicurezza lavoro
Roma, 30 apr. (askanews) – La Cisl festeggia i primi 75 anni di storia. A guidare questo lungo cammino è stato il filo della partecipazione, una delle parole scolpite nel Dna della confederazione. La bussola che ha orientato le scelte di un sindacato che ha sempre seguito la via del dialogo e del confronto, preferendola all’antagonismo e al conflitto fine a se stesso. All’evento, celebrato con un francobollo ordinario di Poste Italiane emesso dal ministero delle Imprese e del made in Italy appartenente alla serie tematica “I valori sociali”, ha partecipato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Al Capo dello Stato è stata riservata una standing ovation. Dopo la proiezione del video dal titolo “Ieri come oggi, le ragioni del sindacato nuovo”, Mattarella ha ascoltato la relazione conclusiva della leader della Cisl, Daniela Fumarola. “Voglio esprimerle riconoscenza a nome di tutti anche per l’importante monito con cui è tornato a denunciare l’intollerabile scia di sangue delle morti sul lavoro”, ha detto Fumarola. Una “strage silenziosa che ogni anno sfregia i valori della Costituzione e che va fermata ad ogni costo”, ha tuonato la numero uno della Cisl.
La sicurezza sul lavoro è il filo conduttore della cerimonia, anche perché nelle stesse ore la premier, Giorgia Meloni, ha annunciato uno stanziamento di 1,2 miliardi per la sicurezza sul lavoro. Il Governo illustrerà nei prossimi giorni alle parti sociali in quale direzione saranno spese le risorse. I sindacati sono stati convocati a Palazzo Chigi per l’8 maggio.
La convocazione è un “passo importante”, ha affermato Fumarola auspicando che il dialogo possa strutturarsi in un “accordo della responsabilità” anche su altre questioni. “Si possono trovare soluzioni positive solo se si rema tutti dalla stessa parte e se si utilizzano il confronto e la concertazione come è stato in altre epoche della vita del nostro Paese”, ha dichiarato.
Il “primo mattone” di un “grande patto per il futuro”, ha aggiunto la leader della Cisl, deve tradursi in nuovo protocollo sul lavoro, “un’intesa tra responsabili su alcuni pilastri fondamentali. Il primo comandamento è la sicurezza nei luoghi della produzione. Non possiamo accettare che in un Paese civile si continui a morire”.
Il Paese, come ha ricordato spesso Mattarella, deve però affrontare un altro grande tema, quello dei bassi salari. “L’esigenza di innalzare i salari è sotto gli occhi di tutti – ha concluso Fumarola – lo si può fare aumentando la produttività e redistribuendola sulle buste paga. Si fa rinnovando tutti i contratti pubblici e privati. Insistiamo per rinnovare quei contratti per i quali, penso al pubblico impiego, ci sono delle risorse ingenti messe a disposizione. Se vogliamo davvero dare una risposta ai lavoratori bisogna che ognuno assuma il proprio pezzo di responsabilità e rinnovare i contratti fa parte di questo. Poi è chiaro che serve qualificare il lavoro: più investimenti e stabilizzare il lavoro precario; cercare di far entrare nel mercato del lavoro giovani e donne”.