
India, 13 morti e 59 feriti per l’attacco del Pakistan in Kashmir
Roma, 8 mag. (askanews) – Almeno 13 persone sono state uccise e 59 sono rimaste ferite a seguito delle violazioni del cessate il fuoco da parte dell’esercito pachistano lungo la Linea di Controllo (LoC) in Jammu e Kashmir, secondo quanto dichiarato oggi dal ministero degli Esteri indiano. Da parte sua, l’esercito di Islamabad ha annunciato di avere abbattuto 12 droni indiani di fabbricazione israeliana lanciati contro diverse località, tra cui le due grandi città di Karachi e Lahore. Proprio in quest’ultima località questa mattina sono state udite diverse esplosioni e un drone indiano è stato distrutto vicino l’aeroporto. Subito dopo, il Pakistan ha sospeso temporaneamente tutte le operazioni di volo negli scali di Islamabad, Karachi, Lahore e Sialkot per “ragioni operative”.
“Tredici civili hanno perso la vita a Poonch”, un distretto del Jammu e Kashmir, “59 sono rimasti feriti”, di cui 44 a Poonch, “a seguito delle violazioni del cessate il fuoco lungo la LoC da parte del Pakistan”, ha dichiarato il ministero degli Esteri indiano, citato dal Times of India.
A Nuova Delhi, intanto, questa mattina, è arrivato il capo della diplomazia iraniana, Abbas Araghchi, reduce da una visita a Islamabad. “Puntiamo a una de-escalation tra India e Pakistan. Ci auguriamo che entrambe le parti dimostrino moderazione per evitare ulteriori tensioni. La nostra regione ha bisogno di calma”, ha detto Araghchi al suo arrivo.Nelle prime ore di ieri, il ministero della Difesa indiano ha annunciato il lancio dell’Operazione Sindoor, con l’obiettivo di colpire le “infrastrutture terroristiche” in Pakistan. In seguito, la stessa fonte ha dichiarato che 70 “terroristi” sono stati eliminati, sottolineando che nessuna struttura militare pachistana è stata attaccata.
L’esercito di Islamabad, da parte sua, ha denunciato la morte di 31 persone e il ferimento di altre 57.
Le tensioni tra India e Pakistan si sono intensificate in seguito all’attacco del 22 aprile nei pressi della città turistica di Pahalgam, nella parte del Kashmir amministrata dall’India, in cui un gruppo di militanti islamici armati ha ucciso 26 persone. Il gruppo di insorti del Fronte della Resistenza, legato al terrorismo, ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, ma l’India ha accusato il Pakistan – con particolare riferimento all’intelligence – di sostenere l’organizzazione: un’accusa che è stata respinta da Islamabad.