
In primo trimestre export ortofrutta a 300 mln, +26,9% su 2024
Roma, 11 giu. (askanews) – Cresce il commercio estero ortofrutticolo italiano, che nel primo trimestre 2025 ha visto un saldo della bilancia commerciale a quota 300 milioni di euro, con una crescita del 26,9% sullo stesso periodo del 2024. Le esportazioni ritornano in territorio positivo anche in volume e superano le importazioni di oltre 10.000 tonnellate: non succedeva da oltre 3 anni. Sono i dati di Fruitimprese, l’associazione che riunisce le imprese ortofrutticole italiane,
L’ottima performance è merito di un rilancio del nostro export, in particolare della frutta fresca (mele e kiwi in testa) che segna un +21,7% in quantità e +23,8% in valore. Positivi anche i dati relativi a tuberi, ortaggi e legumi (export +1,9% in volume e +6,5% in valore) e della frutta secca le cui esportazioni, dopo alcuni mesi di stasi, ripartono aumentando dell’1,6% in quantità e soprattutto +9,7% in valore; costante il dato degli agrumi in quantità (-0,4%) con un ottimo +7,6% in valore.
Le importazioni sono in calo in termini di volume (-3,8% sullo stesso periodo del 2024) e crescono in valore (+9,2%). Quasi tutti in territorio negativo i dati dei vari comparti in termini di volumi (-11,2% la frutta fresca, -4,7% tuberi legumi e ortaggi, -2,8% la frutta secca), tiene l’import di frutta tropicale che si riduce solamente dello 0,8% e risale leggermente l’import di agrumi (+1,9% rispetto al primo trimestre 2024) a causa di una campagna nazionale non particolarmente prolifica. Cresce invece del 16,8% l’import di agrumi e del 30,8% la prezzo della frutta secca importata a causa dell’aumento significativo dei listini internazionali.
Sul fronte export spicca la performance delle mele che registrano un aumento delle esportazioni in volume del 20,34% in quantità e del 17,95% in valore rispetto al primo trimestre 2024. Molto bene anche i kiwi, il cui export segna una ripresa del 12,55% in volume e un +27,03% in valore, con uno spread tra volumi e valori che continua ad accentuarsi grazie alle ottime prestazioni in termini di prezzo del kiwi giallo.
Le esportazioni delle pere sono in netta crescita (+183,67% in quantità e +134,80% in valore), ma siamo molto lontani dai numeri di una campagna “ordinaria” per il prodotto che più di altri sta pagando il cambiamento climatico e l’assenza di soluzioni a disposizione degli agricoltori per combattere le fitopatie e l’attacco degli insetti.
Passando agli agrumi, il primo trimestre 2025 segna delle esportazioni di arance in linea con il 2024 (-5,09% in volume e +2,01% in valore) e una buona ripresa di quelle dei limoni che crescono di oltre 1/3 sia in quantità che valore; non benissimo mandarini e clementine con volumi in calo dell’11,68% a causa di una campagna di raccolta che non ha riservato molte soddisfazioni in termini di quantità e calibri.
Tra i prodotti più importati, le banane mantengono le proprie posizioni con oltre 200.000 tonnellate importate nel primo trimestre 2025, calano significativamente i volumi dell’ananas (-17,48%), mentre continua il successo dell’avocado che vede incrementare le importazioni nel nostro paese del 21,01% in volume e del 21,57% in valore.