In Germania operazione contro “Reichsburger”, Stato dentro lo Stato

In Germania operazione contro “Reichsburger”, Stato dentro lo Stato

Roma, 13 mag. (askanews) – Il ministro dell’Interno tedesco, Alexander Dobrindt, ha annunciato la messa al bando dell’organizzazione “Koenigreich Deutschland”, una delle realtà più grandi e strutturate all’interno del panorama estremista e complottista dei cosiddetti “Reichsburger”. La decisione è stata presa a seguito di approfondite indagini coordinate tra il ministero, l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, le autorità giudiziarie e le forze dell’ordine di diversi Lände, riporta la stampa tedesca.

Secondo quanto comunicato, scopo e attività del gruppo violavano le leggi penali, “si opponevano apertamente all’ordine costituzionale e alla convivenza pacifica tra i popoli”. Il gruppo “Königreich Deutschland”, fondato nel 2012 a Wittenberg da Peter Fitzek, si presentava come presunto Stato sovrano all’interno della Germania, con tanto di moneta propria, documenti d’identità alternativi e strutture pseudo-amministrative.

Fitzek, originario di Halle, si era autoproclamato capo di Stato del suo “regno” e negli anni è stato ripetutamente coinvolto in procedimenti giudiziari per reati vari, tra cui guida senza patente, attività bancaria illegale, lesioni personali volontarie e ingiuria. Nel marzo 2024, una condanna a otto mesi di reclusione per lesioni e ingiurie è diventata definitiva.

Le perquisizioni coordinate sono avvenute in sette Laender, escludendo la Baviera. L’obiettivo era confiscare beni e raccogliere prove delle attività sovversive del gruppo.Secondo le autorità tedesche, il “Königreich Deutschland” è la più numerosa e strutturata tra le associazioni del movimento dei Reichsburger. Il Verfassungsschutz (servizio di intelligence interna) ha stimato nel 2023 circa 25.000 aderenti al mondo parallelo del Reichsbürger.

Questi gruppi non riconoscono la Repubblica Federale Tedesca come Stato legittimo e rifiutano le sue istituzioni, non pagano tasse, multe o contributi sociali, e molti si autoproclamano “sovrani” di micro-stati fittizi. Dietro queste strutture inneggianti all’autonomia dallo Stato ufficiale, ha sottolineato sempre il ministero degli Interni, ci sono concreti interessi di lucro: transazioni bancarie e assicurative non autorizzate sono state effettuate per anni attraverso organizzazioni secondarie.

Ascolta la
Diretta
Ascolta la
Diretta
Messaggia con la
Radio in diretta