Il Cremlino ha definito “inaccettabile l’ultimatum” a Mosca per accettare una tregua di 30 giorni in Ucraina
Roma, 12 mag. (askanews) – Il Cremlino ha definito “inaccettabile” l'”ultimatum” lanciato oggi a Mosca perchè accetti un cessate il fuoco di 30 giorni nel conflitto in Ucraina. “Il linguaggio degli ultimatum è inaccettabile per la Russia e nessuno può parlare alla Russia in quel modo”, ha detto il portavoce del Cremlino nel briefing con la stampa. Oggi la Germania ha avvertito che “il tempo stringe” affinché la Russia accetti entro la giornata di oggi un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, altrimenti dovrà affrontare potenziali nuove sanzioni.
Il Cremlino ha ribadito la disponibilità di Mosca a riprendere negoziati diretti con Kiev in
Turchia senza precondizioni. “Riassumendo le celebrazioni a Mosca dedicate al 9 maggio, i numerosi incontri e negoziati con i nostri ospiti stranieri, il presidente russo ha rilasciato una
dichiarazione. In questa dichiarazione, tra le altre cose, ha illustrato in modo chiaro e inequivocabile la nostra posizione sulla ripresa dei negoziati diretti a Istanbul, senza alcuna
precondizione”, ha detto oggi il portavoce, Dmitry Peskov, nel briefing con la stampa.