
IA, Meta: Ue cambi rotta su iper regolamentazione o avrà la peggio
Roma, 7 mag. (askanews) – Sull’intelligenza artificiale “se non si inverte la rotta sull’iper regolamentazione Ue, il nostro Continente rischia di avere la peggio”. Lo hanno sottolineato i rappresentanti di Meta – Flavio Arzarello, Public Policy Manager, Economic and Regulatory policy per l’Italia, e Claudia Trivilino, Public policy manager – nel corso di una audizione presso le commissioni Trasporti e Attività produttive della Camera dei deputati, in merito alle normative all’esame su queste materie.
Secondo Arzarello “andrebbero evitati obblighi ulteriori rispetto al quadro già complesso e rigido definito a livello europeo, ad esempio sui principi in materia di trattamento dei dati: andrebbero interpretati in coerenza con le direttive” già in vigore. Inoltre bisogna “evitare ambiguità di interpretazione sull’utilizzo di questi strumenti in ambito pubblico o da parte di soggetti privati che operano in settori di interesse pubblico, qualora fossero previste ulteriori deleghe al governo, dovrebbe essere chiaro che l’ambito della delega non si sovrapponga ad aspetti che sono già normati”.
Più in generale, secondo i rappresentanti di Meta, la holding che controlla Facebook e Instagram, sull’intelligenza artificiale “serve un nuovo paradigma” in Italia e in Europa, in cui “accanto ai rischi si riconosce che, come ritiene Meta, l’IA è soprattutto un mezzo per ampliare i diritti delle persone” in una molteplicità di campi. “Noi ci siamo fino in fondo – ha proseguito – perché il nostro approccio open source consente che tutti possano trarre il meglio dai nostri modelli. Su questa partita dell’intelligenza artificiale e delle sue regole si gioca una fetta importante del futuro dell’Italia e dell’Europa”. (fonte immagine: Camera TV).