Hip Hop Cinefest torna a Roma il 9 e 10 maggio

Hip Hop Cinefest torna a Roma il 9 e 10 maggio

Roma, 5 mag. (askanews) – Al via venerdì 9 e sabato 10 maggio alla Casa della Cultura di Torpignattara a Roma, la quinta edizione di Hip Hop Cinefest. L’unico evento italiano e uno dei pochi al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.

La forte vocazione internazionale dell’Hip Hop Cinefest conferma l’evento come punto di incontro tra culture e idee provenienti da tutto il mondo. Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. Hip Hop Cinefest esplora le intersezioni tra cinema, musica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip Hop e il suo impatto trasformativo nella società.

Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali come strumento pedagogico innovativo e alla cultura stessa come bene immateriale per l’umanità. Le categorie in gara includono documentari, fiction, serie, video musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte. Per l’edizione 2025 sono stati selezionati 115 progetti provenienti da 26 paesi: 21 documentari lunghi, 21 documentari corti, 5 cortometraggi di finzione, 2 film lungometraggi, 8 progetti sperimentali, 4 progetti web, 4 serie e 50 videoclip musicali.

Tra le opere in concorso i documentari “Brasse Vannie Kaap” di Lauren Scholtz, regista sudafricana che racconta la storia di uno dei gruppi rap più famosi del suo paese, “Profondo Nero” di Roberto Pili, inedita esplorazione delle arti della cultura Hip Hop come forma di terapia psicologica, “Cuando te trasas una Meta” di Oscar B. Castillo ambientato nelle carceri venezuelane dove un gruppo di detenuti ha dato vita ad un progetto musicale che aspira ad essere un faro di speranza per centinaia di giovani. Tra le opere di finzione invece “Under my Skin”, film francese di Pascal Tessaud, una storia che racconta le difficoltà di una generazione che fatica a trovare il proprio posto nella società contemporanea; tra le opere web e seriali “Bogotà Undergorund”, serie documentaria colombiana che celebra cinque decadi di Hip Hop nella capitale sudamericana ripercorrendo le principali tappe, e illustrandone i maggiori protagonisti.

Per tutta la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra curata dall’Italian Hip Hop Museum con decine di pezzi tra storiche locandine, sticker, biglietti di concerti e materiale d’archivio sulla storia della cultura Hip Hop in Italia.

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