Grancereale ora è 100% vegetale: vuole essere brand leader nel salutistico
Lanciati anche due nuovi gusti. Punta a conquistare più giovani
Milano, 13 mag. (askanews) – E’ nato come biscotto integrale 35 anni fa. Oggi è una marca con una sua identità e una gamma di prodotti che punta a conquistare più giovani ed estendere le occasioni di consumo. Parliamo di Grancereale, brand Barilla, prodotto dal 1989 nello stabilimento di Castiglione delle Stiviere, che ora arriva sul mercato con due nuove referenze e un claim che sottolinea la natura 100% vegetale dei suoi ingredienti. “Quest’anno festeggiamo i 35 anni dalla nascita di Grancereale – ha detto Andrea Capano, marketing manager Grancereale – e siamo qui per festeggiare il nuovo claim presente su tutta la gamma di biscotti 100% vegetale. Inoltre abbiamo lanciato due nuove referenze al caffè e alla mandorla salata in formato sacchetto che rappresentano una vera e propria novità per il brand”.
Partner ufficiale di Orticola 2024, la mostra-mercato botanica tenutasi a Milano fino al 12 maggio, Grancereale è l’unica gamma di biscotti in Italia a essere 100% vegetale, un modo per intercettare il trend crescente di coloro che pur non seguendo diete restrittive sono attenti a salute e ambiente. Questo passaggio, tuttavia, ha richiesto pochi cambiamenti a livello produttivo. “La produzione del Grancereale non è cambiata in maniera importante. – ha sottolineato Cinzia Bassi, direttrice dello stabilimento Barilla di Castiglione delle Stiviere – Semplicemente abbiamo rivisto la ricettazione: prima l’orzo caramellato era caramellato al miele ora invece lo caramelliamo con lo sciroppo di glucosio. Quindi per noi era già vegetale, avevamo poi anche un’ aroma che era su base proteica al latte che abbiamo invece cambiato con un’altra proteina”. L’altra novità relativa alle nuove referenze, il cui sviluppo è partito a fine 2022, riguarda il formato. A differenza dello storico tubo, queste sono confezionate nei classici sacchetti dei biscotti da colazione, che aprono la strada anche a un consumo come snack. Non a caso per accentuare la croccantezza ne è stato ridotto lo spessore, rispetto al biscotto originale. In questo modo l’obiettivo è di allargare il target di riferimento di Grancereale, in un mercato quello dei biscotti che vale più di un miliardo con una incidenza del segmento salutistico intorno al 10%. “Grancereale vuole diventare il brand di riferimento nel segmento salutistico – ha detto Capano – e quello di cui noi ci siamo resi conto è che molti soprattutto giovani cercano prodotti sempre più vegetali. Quindi quello che vuole fare il brand è rivolgersi anche a questo target andando a offrire un prodotto che è gustoso ma allo stesso tempo è molto attento alla natura e a degli ingredienti naturali”. La produzione dei due nuovi gusti, che portano a 14 la gamma di prodotti a marchio Grancereale, e il formato in sacchetto hanno reso necessari degli investimenti nello stabilimento di Castiglione delle Stiviere. Nel 2023 è stata infatti installata una nuova linea dedicata al confezionamento dei biscotti accanto all’ampliamento della produzione di snack per un totale di 12,6 milioni di euro investiti. Questo conferma ulteriormente il ruolo di questo plant, il più grande del gruppo Barilla dedicato al bakery: “Nello stabilimento siamo 330 persone la linea Grancereale richiede l’impiego di 5 o 6 persone 2 impasti, un fornaio e 3 addetti confezione è una linea fortemente automatizzata dove l’operatore fa un controllo del processo – ha concluso Bassi – E’ un grande orgoglio per lo stabilimento di Castiglione e vedere ingrandire la gamma ci dà veramente tanta soddisfazione”.