
Granarolo inaugura caseificio di Gioia del Colle: qui polo per la burrata
Milano, 10 mag. (askanews) – Inaugurato il rinnovato caseificio Perla di Gioia del Colle, nel Barese, oggi di proprietà di Granarolo, che diventa il cuore pulsante, per il gruppo lattiero-caseario, della produzione di burrata destinata anche ai mercati esteri.
Lo storico caseificio operativo dal 1962, era già stato oggetto di una prima ristrutturazione nel 2002 e ha prodotto fino a oggi latte a marchio Perla e Granarolo. Ora, grazie a un investimento di 25 milioni di euro partito nel 2023, è stato riconvertito per produrre, oltre al latte, anche specialità casearie pugliesi quali burrata, stracciatella, mozzarella e ricotta per il mercato nazionale e internazionale. Nel 2024 su un fatturato di 1,7 miliardi di euro, per Granarolo il 40% è arrivato all’estero.
Lo stabilimento, di oltre 55.000 metri quadri con un impianto di cogenerazione di 1,5 MWh, lavora latte e panna conferiti dai soci di Puglia e Basilicata che fanno parte della filiera Granlatte/Granarolo. La progettazione su misura delle macchine presenti in caseificio, poi, consente un controllo microbiologico delle burrate allungandone la durabilità e dunque l’opportunità di andare all’estero dove il consumo di burrata cresce in modo significativo.
Il caseificio Perla lavorerà a regime 60.000 tonnellate di latte di filiera, per 10.000 tonnellate di prodotto finito, si prevede un raddoppio del numero dei dipendenti entro il 2027.
“La burrata – dichiara il presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari – è diventata un prodotto iconico del nostro made in Italy. Per questo stiamo investendo molto, oltre che in tecnologia, anche sulla formazione delle nostre persone: chi prima imbottigliava latte ora diventerà maestro nella produzione di una delle più invidiate specialità italiane e sarà affiancato da nuovi colleghi”. Le sfide che abbiamo davanti sono tante, ricorda Calzolari: “Sul fronte agro allevatoriale l’assicurazione dell’assorbimento del latte del distretto di Puglia e Basilicata, in coerenza con la nostra missione e la gestione ottimizzata dei picchi di produzione, sul fronte della trasformazione la massima qualità e un’adeguata shelf life funzionale all’internazionalizzazione. Siamo reduci da una fiera importante come TuttoFood dove la burrata è stata molto apprezzata in termini di gusto e di servizio da buyer nazionali ed esteri. Abbiamo conquistato anche un importante riconoscimento e questo è il miglior ringraziamento alle tante persone che negli ultimi 9 mesi hanno lavorato all’avvio del caseificio”.