Governo in tensione su europee, Meloni e Salvini cercano tregua

Governo in tensione su europee, Meloni e Salvini cercano tregua

Dopo accuse leader Lega Metsola a Palazzo Chigi: “Con premier contatti regolari”

Roma, 6 dic. (askanews) – Prima messaggi “a mezzo stampa”, poi un incontro (almeno nelle intenzioni) chiarificatore. La campagna elettorale per le europee è già partita e crea tensioni nel centrodestra, in particolare tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni.Dopo la convention sovranista di Firenze, con le critiche del ministro delle Infrastrutture a Roberta Metsola (oggi ricevuta a Palazzo Chigi), la premier e il suo vice si sono incontrati oggi, in quello che sembra un tentativo di ‘tregua’.

La mattinata è però cominciata sui media. Salvini in una lunga lettera al ‘Corriere della Sera’ invita a far cadere i “veti” sui suoi alleati, in testa Afd e Marine Le Pen. “Davvero – chiede – un pezzo di centrodestra europeo preferisce allearsi con i socialisti in cambio di prebende e cedendo sulla linea politica?”. L’”insegnamento” da seguire per il leader del Carroccio è quello di Silvio Berlusconi” che “sdoganò l’Msi” – riferimento non casuale diretto a Meloni – “per bloccare il Pci-Pds, ora Pd. Includere. Non porre veti”. Dunque occorre “coltivare l’unità in Europa come continueremo a fare in Italia. Ce lo ha insegnato Silvio Berlusconi. Io non lo dimentico”.

Da parte sua, di buon mattino, Meloni arriva negli studi di Rtl 102.5 e tra i vari argomenti c’è proprio la coesione del centrodestra, in vista del voto di giugno. La premier assicura che “il centrodestra sta molto bene, in salute” e lo dimostra il fatto che “questo governo lavora velocemente perchè è facile mettersi d’accordo”, perchè c’è “una coesione di fondo” al di là delle “sfumature che sono una ricchezza”. Per quanto riguarda le europee Meloni non scende nel dettaglio della sua visione riguardo a eventuali alleanze o alla posizione sulla nuova Commissione che dovrà essere votata. “Quello che siamo riusciti a fare in Italia si deve tentare di costruire anche in Europa. Oggi abbiamo abbiamo una grande occasione: si potrebbe realizzare uno scenario in cui nel Parlamento europeo si potrebbe costruire una maggioranza più compatibile a livello di visione” e “ritrovarci istituzioni europee in cui l’Italia conta molto di più, che è l’obiettivo mio e di tutta la maggioranza”.

In mattina Salvini è stato poi a Palazzo Chigi per la cabina di regia del Pnrr e al termine ha avuto un colloquio di un’ora con Meloni. La nota dettata da fonti di governo parla di clima “come sempre amichevole” e come ‘testimonianza’ viene inviata una foto sorridente dei due, al termine di una pausa caffè fuori dal Palazzo. La riunione, riferiscono le fonti, “è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione politica e aggiornarsi sui principali dossier. È confermata la piena sintonia per raggiungere tutti gli obiettivi del programma elettorale con l’ambizione di rivincere le elezioni politiche al termine della scadenza naturale della legislatura”. Nessun accenno – significativamente – alla ben più vicina scadenza del voto per Bruxelles. Ma è assai probabile che i due ne abbiano parlato, per cercare di condividere almeno le ‘regole di ingaggio’ per una campagna elettorale, in cui ogni partito fa corsa a sé (e in tre famiglie diverse, Ecr per Fdi; Ppe per Fi e Id per la Lega), che Meloni teme possa destabilizzare l’esecutivo. In questo contesto, come detto, a Palazzo Chigi è arrivata all’ora di pranzo anche Roberta Metsola, la presidente del Parlamento europeo che potrebbe aspirare anche alla guida della Commissione e che per Salvini “cerca un nuovo inciucio con le sinistre”. Con la premier il colloquio “cordiale” è durato un’ora e – informa Palazzo Chigi – “è stato l’occasione per fare il punto sui principali dossier dell’attualità internazionale ed europea. Ucraina e Medio Oriente, ma anche migrazione, allargamento dell’Unione Europea, revisione del Quadro Finanziato Pluriennale Ue e Sicurezza e Difesa in vista del Vertice UE Balcani del 13 dicembre e del Consiglio Europeo del 14 e 15 dicembre 2023”. Da parte sua Metsola, intercettata in una caffetteria a poca distanza dalla Presidenza del Consiglio, è parsa contrariata per le polemiche di questi giorni e si è limitata a una battuta, ma significativa: “L’incontro è andato molto bene, abbiamo contatti regolari”. Poi, su X, ha aggiunto: “Continueremo il nostro lavoro per un’Europa che è di tutti i cittadini. Più libera e sicura”.

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