
Giappone, dopo sconfitta elettorale traballa sempre più Ishiba
Roma, 29 lug. (askanews) – Il Partito liberaldemocratico (Jiminto), che è al governo in Giappone, ha deciso oggi di convocare a breve una riunione plenaria dei suoi membri del Parlamento, in un momento di forte pressione sul primo ministro Shigeru Ishiba affinché si dimetta dopo la sconfitta subita alle elezioni parziali della Camera dei consiglieri che ha lasciato il governo senza maggioranza parlamentare in entrambi i rami della Dieta.
La riunione plenaria congiunta dei parlamentari è uno degli organi decisionali di più alto livello nel partito che, dagli anni ’50 del secolo scorso, detiene in maniera quasi ininterrotta il potere. Una riunione simile si è tenuta ieri, ma in veste informale, e in quella sede diversi alti esponenti delle fazioni di cui il partito è composto hanno chiesto a Ishiba di dimettersi da presidente della formazione politica e, di conseguenza, dalla carica di premier.
Una plenaria formale potrebbe rendere le pressioni sul capo dell’esecutivo insostenibili, costringendolo alle dimissioni, in un momento cruciale in cui il Giappone affronta diverse sfide, a partire dal confronto con lo storico alleato, gli Stati uniti, sulla questione dei dazi.
Ishiba ha garantito che intende spiegare le sue “ragioni” con “attenzione, sincerità e senza fuggire”.
Il segretario generale del partito, Hiroshi Moriyama, ha riferito ai giornalisti che non sono ancora stati definiti dettagli come la data e l’ordine del giorno della riunione. Alla domanda se una plenaria congiunta abbia l’autorità di convocare elezioni anticipate per la leadership del partito, Moriyama ha risposto che si tratterebbe di un processo “molto complesso”.
Lo statuto del Jiminto prevede che la riunione dei parlamentari sia designata a discutere e decidere su questioni “particolarmente importanti” relative alla gestione del partito e agli affari parlamentari. In situazioni di emergenza, come le dimissioni del leader, una plenaria congiunta può eleggere un nuovo presidente del partito, in sostituzione di una convenzione ufficiale.
Sebbene il governo non detenga più la maggioranza, un nuovo presidente del Partito liberaldemocratico avrebbe comunque la possibilità di diventare primo ministro, dato che il partito e il suo alleato minore, Komeito, rappresentano ancora la forza più numerosa nella più potente Camera dei Rappresentanti, il più importante dei rami del parlamento che ha, tra l’altro, il potere di approvare il bilancio.
Ieri i parlamentari di entrambe le camere del Jiminto hanno incontrato i vertici del partito per discutere l’esito delle elezioni e manifestare il proprio malcontento. L’incontro è durato oltre quattro ore. Le tensioni interne al partito, a questo punto, sono destinate a crescere ed è già sotterraneamente iniziata la corsa alla successione.
Una sessione straordinaria della Dieta inizierà venerdì per eleggere il nuovo presidente della Camera alta, in seguito alle elezioni del 20 luglio, che hanno visto il blocco Jiminto-Komeito perdere la maggioranza, mentre piccoli partiti d’opposizione, tra cui il partito populista di destra Sanseito, hanno rafforzato la loro presenza.
Ishiba dovrà inoltre spiegare in parlamento i dettagli del recente accordo commerciale raggiunto tra Giappone e Stati uniti.
Il primo ministro parteciperà inoltre alle cerimonie commemorative per i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki e per la fine della Seconda guerra mondiale.
Entro la fine di agosto, il Jiminto concluderà una revisione interna della sconfitta subita alle elezioni per la Camera alta. Moriyama, numero due del partito, ha lasciato intendere che potrebbe dimettersi dopo la conclusione della revisione.