G7, Kishida: si affermi impegno a mondo senza armi nucleari

G7, Kishida: si affermi impegno a mondo senza armi nucleari

Premier nipponico originario di Hiroshima, doveha convocato summit

Roma, 18 mag. (askanews) – Un mondo libero dalle armi nucleari, basato su un ordine internazionale libero e aperto. Questo obiettivo dovrebbe essere ribadito dal summit G7 che comincerà domani a Hiroshima, secondo quanto ha detto il primo ministro giapponese Fumio Kishida che lo presiederà, alla fine di una faticosa serie di vertici bilaterali tenuti all’arrivo dei leader nella città nipponica.

“Mi approccio al vertice, che si terrà da domani, con una forte determinazione a guidare la comunità internazionale in qualità di presidente del G7”, ha detto Kishida parlando nell’hotel che ospita il vertice. “Il G7 – ha proseguito il primo ministro – dovrà ribadire la sua determinazione per un mondo libero dalle armi nucleari e dimostrare al mondo la sua forte determinazione a mantenere e rafforzare un ordine internazionale libero e aperto basato sullo stato di diritto”.

Kishida è originario di Hiroshima, la città martire del primo bombardamento atomico della storia, e ha avuto parenti vittime dell’attacco nucleare condotto dagli Stati uniti nel 1945. Per affermare questo impegno verso il disarmo, ha voluto convocare nella sua città il vertice in un momento in cui lo spettro dell’utilizzo di armi nucleari tattiche è stato ventilato dalla Russia di Vladimir Putin.

Il primo ministro nipponico ha poi fatto cenno al vertice bilaterale che ha avuto con il presidente Usa Joe Biden, dopo il suo arrivo a Hiroshima. “È stata un’opportunità per confermare le relazioni a più livelli tra Giappone e Stati Uniti, tra cui sicurezza, economia, istruzione, scienza e tecnologia. Al vertice di Hiroshima invierò un potente messaggio verso un mondo senza armi nucleari. Abbiamo anche concordato di lavorare a stretto contatto per rilasciare una dichiarazione”, ha detto il leader nipponico.

Ma, intanto, la Casa bianca ha chiarito che il fatto che anche Biden sarà al Memoriale della Pace – passo che aveva già fatto il suo predecessore Barack Obama – non implica che verranno dal presidente americano parole di scuse per i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.

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