
Foraggio, stime: in 2025 produzione in calo in Francia e Spagna
Roma, 18 giu. (askanews) – Produzione di foraggio disidratato in calo nel 2025 nei 5 paesi europei (Italia, Spagna, Francia, Germania, Olanda e Bulgaria) che fanno parte della Commissione intersindacale dei disidratatori europei (Cide). Il calo riguarda in particolare Francia e Spagna dove le rese, con il primo taglio, hanno evidenziato un calo significativo dovuto in gran parte agli effetti dei cambiamenti climatici che a periodi particolarmente siccitosi alternano altri con piogge copiose. Motivo per cui sono cambiate le stime che a inizio anno parlavano di una sostanziale stabilità rispetto al 2024. L’Italia, pur in presenza di una stagione molto variabile, non ha registrato un analogo andamento. Lo ha spiegato Riccardo Severi, direttore di Aife – Filiera Italiana Foraggi che nel corso dell’assemblea svoltasi il 12 giugno a Bruxelles è stato riconfermato alla presidenza del Gruppo foraggi essiccati del Copa-Cogeca.
Nel 2024 la produzione complessiva di foraggio disidratato ha raggiunto 3.145.878 tonnellate con la Spagna a guidare il gruppo a quota 1.133mila tonnellate seguita da Italia (970.000t.) Francia (770.000t.) Germania (185.878t.) Olanda (68.000t.) e Bulgaria (19.000t.): rispetto alla produzione del 2023 c’è stato un incremento di circa 72mila tonnellate.
“Va sottolineato – ha detto Severi – che gli impianti di trasformazione sempre più innovativi, riescono a compensare con una lavorazione appropriata in termini di qualità la perdita causata dal calo produttivo. Bisogna comunque considerare altre e non meno importanti variabili come le turbolenze geopolitiche a livello internazionale che rischiano di innescare repentine impennate dei costi di produzione”.
Per questo, in riferimento alle conseguenze dei cambiamenti climatici, “durante l’Assemblea Copa-Cogeca abbiamo convenuto che occorre incentivare la ricerca scientifica legata al miglioramento genetico del seme proprio per contrastare gli effetti negativi che le condizioni meteo possono causare alla pianta”.
Nella discussione di un dossier molto articolato, l’Assemblea del Gruppo foraggi essiccati ha esaminato uno studio voluto da Aife, che analizzando tutte le fasi produttive dell’erba medica disidratata, quindi dal campo alla stalla, ha permesso di ottenere la Certificazione di sostenibilità. “La ricerca ha suscitato grande interesse – ha detto Severi – e molta attenzione da parte di tutti i partecipanti ai due incontri in Copa Cogeca e in DG Agri e diversi esponenti del settore, in rappresentanza dei rispettivi Paesi, hanno manifestato l’intenzione di seguire la strada tracciata da Aife in un’ottica di maggiore valorizzazione e promozione del foraggio, e dell’erba medica in particolare, essiccato e disidratato”.