Florovivaismo, La Pietra: innovazione per crescita comparto

Florovivaismo, La Pietra: innovazione per crescita comparto

Roma, 27 giu. (askanews) – “L’innovazione e la ricerca sono strumenti fondamentali per favorire la crescita del comparto florovivaistico che, nelle imprese impegnate nel territorio di Pescia, ha uno dei suoi fulcri più importanti. Per far crescere il settore occorre essere propositivi nell’approccio alle nuove opportunità, specie se provenienti da ambiti quali la cosmetica che hanno tutte le carte in regola per rappresentare un volano economico e occupazionale importante”. Lo ha detto il sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra, in occasione del workshop istituzionale “Florovivaismo a Pescia: le sfide di oggi, le opportunità di domani. Filiera, Ricerca, Istituzioni e Territorio”, organizzato dal CREA e legato alle sfide e alle opportunità dell’area di Pescia, con l’obiettivo di stimolare un confronto costruttivo tra i diversi attori coinvolti nello sviluppo locale.

“La cosmetica naturale – ha aggiunto La Pietra – offre uno spazio di crescita importante ed è fondamentale che le imprese, tramite appunto il supporto della scienza, si facciano trovare preparate per affrontare le sfide di un mercato sicuramente competitivo, ma che può e deve vedere protagonista la floricoltura e il florovivaismo italiani”.

Durante l’incontro, addetti ai lavori, operatori del settore, rappresentanti delle istituzioni e stakeholder territoriali si confrontano su tematiche strategiche legate alla valorizzazione economica, sociale e ambientale del florovivaismo e del territorio, condividendo buone pratiche e casi studio, sia a livello locale che nazionale, che possano rappresentare modelli replicabili o spunti di riflessione per azioni future.

Nuova e promettente frontiera dell’innovazione in floricoltura, i fiori eduli sono sempre più apprezzati dai consumatori, rappresentando una nicchia in forte espansione, che unisce la sicurezza a tavola, le proprietà benefiche per salute e benessere e la sostenibilità delle coltivazioni. Dal 2010 al 2019 le imprese italiane nel comparto sono cresciute del 600%, passando da poche decine a circa 100 aziende, con superfici coltivate tra 1.000 e 5.000 metri quadrati.

Italia e Europa trainano il mercato, seguiti da Nord America e Asia-Pacifico. Un altro segmento di mercato ad alto valore aggiunto, capace di coniugare tradizione agricola, innovazione scientifica e sostenibilità, è quello dei fiori per la cosmetica. Dai fiori, infatti, si estraggono principi attivi con tecniche tradizionali e soluzioni più avanzate e sostenibili come l’estrazione con CO2 supercritica, in cui l’anidride carbonica si trova in uno stato intermedio tra gas e liquido, permettendo un processo pulito e rispettoso dell’ambiente.

L’Italia, infatti, è uno dei principali mercati mondiali per la cosmesi naturale (14,8 mld € di fatturato nel 2023 e stime per il 2024 verso 16,6 mld €, con un export cosmetico nel 2023 di oltre 6,7 miliardi €, +15% rispetto all’anno precedente), ma importa circa l’85% delle materie prime. L’eccesso di import e la dipendenza dalle filiere estere creano una domanda di mercato stabile e crescente, che apre nuove opportunità per rafforzare la produzione nazionale e locale, valorizzando qualità, sostenibilità e tracciabilità Made in Italy.

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