Fine vita, Zaia: sui temi etici non ci sono ordini di partito

Fine vita, Zaia: sui temi etici non ci sono ordini di partito

“Deve esserci libertà di pensiero, non avrei mai fatto la conta”

Venezia, 18 gen. (askanews) – “Facendo il consuntivo delle sei pratiche del Veneto sul fine vita in cinque anni: 4 sono state rigettate una dallo Iov, due accettate: la signora Gloria Treviso e Stefano Gheller e hanno avuto tempi di risposte celere. In ogni caso sui temi etici non ci possono essere ordini di partito, non è un fatto politico”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia tornando sul tema del fine vita discusso in consiglio regionale nei giorni scorsi nel corso della conferenza stampa e sul ‘no’ espresso sul tema dal segretario della Lega, Salvini. “Su un tema così delicato – ha aggiunto Zaia – c’è la libertà di pensiero, non ho mai voluto fare la conta l’avrei trovato vomitevole, va rispettata la volontà di tutti. Salvini ha detto ‘no’, ma ad esempio il segretario regionale della Lega Stefani avrebbe votato sì.In Consiglio regionale tutti i consiglieri della Lega hanno votato come volevano e non hanno avuto condizionamenti da me”.

“Con senso etico e della responsabilità – ha proseguito il governatore – Ulss e comitati etici quando vedono pratiche del genere, le valutano, sulle tempistiche si può fare per uniformare ma in assenza di una legge si possono dare indicazioni, a rigor di logica la legge stabiliva questo. Il fine vita esiste per una sentenza della Corte Costituzionale, il progetto di legge che arriva dai cittadini intendeva definire i tempi di attesa per la risposta, per tutto ci vuole una fonte giuridica, le Ulss rispondono tempestivamente”.

Ascolta la
Diretta
Ascolta la
Diretta
Messaggia con la
Radio in diretta