
Filiera certificata Pane Toscano Dop, valore a consumo 4,2 mln
Roma, 7 lug. (askanews) – Una filiera da 900 tonnellate di produzione certificata e 52 operatori capaci di generare 2,6 milioni di euro di valore alla produzione, tradotti in 4,2 milioni di euro di valore al consumo. E’ la filiera certificata del Pane Toscano Dop, per il quale l’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste ha rinnovato l’autorizzazione, con Decreto Ministeriale, a CSQA ad effettuare i controlli sulla filiera certificata per i prossimi tre anni.
Celebre per l’antico metodo di panificazione senza sale e con impiego di lievito naturale a pasta acida, dal 2016 il Consorzio Tutela del Pane Toscano DOP, salvaguardia e valorizza questa eccellenza con progettualità che promuovono l’innovazione e la crescita sul territorio nazionale mantenendo intatte le caratteristiche qualitative del prodotto. Tra i progetti più rilevanti, la collaborazione con l’Università di Pisa (Unipi) e il progetto “PANEDOPBIO” hanno portato allo sviluppo di soluzioni per prolungare la freschezza del Pane Toscano DOP e favorirne la diffusione oltre la Toscana.
Elementi come il lievito madre certificato Unipi, riservato ai soci produttori, farine selezionate e lunga lievitazione garantiscono la qualità e una superiore conservabilità. In quest’ottica, il Consorzio guarda al confezionamento in atmosfera modificata come obiettivo futuro per l’espansione nei mercati extra-regionali. Inoltre, una modifica al disciplinare, voluta dal Consorzio, ha introdotto formati più piccoli, preaffettati e confezionati in “bozza” e vaschetta e adatti alle richieste dei consumatori.