Fieragricola 2026 fa tappa in Calabria: focus su innovazione

Fieragricola 2026 fa tappa in Calabria: focus su innovazione

Roma, 25 giu. (askanews) – Fieragricola fa tappa in Calabria per il roadshow di avvicinamento alla rassegna internazionale, in programma a Veronafiere dal 4 al 7 febbraio 2026. Focus speciale sulle tecnologie che possono rilanciare l’agricoltura calabrese e le potenzialità di un settore che può rafforzarsi nel segno della multifunzionalità. I margini di crescita sono ampi, considerato che la Calabria sconta una Superficie agricola utile media per azienda di 10,2 ettari e un reddito netto di 12.501 euro. I prossimi roadshow di Fieragricola faranno tappa in Sicilia (settembre), Puglia (ottobre), Campania (novembre), Lazio (dicembre).

Un settore, quello primario, che per l’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo, “è strategico e sul quale investiamo per dare all’agricoltura un respiro il più possibile nazionale” . Rassegna internazionale con un format trasversale, in grado di calamitare circa 100mila visitatori nell’edizione precedente (2024), Fieragricola punta a promuovere il più elevato tasso di innovazione tecnologica nei settori della meccanica agricola, zootecnia, colture specializzate come vigneto, frutteto, olivo; energie rinnovabili; chimica verde; servizi; multifunzionalità delle imprese agricole. “L’obiettivo è quello di fornire strumenti per sostenere lo sviluppo del territorio, delle filiere agricole e delle imprese agricole, chiamate alla sfida dell’innovazione, del ricambio generazionale e della redditività”.

“La Calabria ha un settore agricolo grande fermento, con produzioni di altissima qualità, grazie a una biodiversità che permette alle imprese di diversificare – ha detto l’ingegnere Giuseppe Iiritano, direttore generale del Dipartimento dell’Agricoltura e delle Politiche agricole della Regione Calabria – Con Veronafiere abbiamo avviato una collaborazione molto forte, che passa da Vinitaly a Fieragricola”.

Il settore agricolo calabrese, per quanto vitale, deve infatti fronteggiare alcune difficoltà, come riconoscono i rappresentanti dei sindacati agricoli presenti alla tappa di Fieragricola alla cittadella regionale di Catanzaro: il fenomeno dei cambiamenti climatici, le tensioni geopolitiche che influiscono sulla redditività, il peso della burocrazia e le difficoltà logistiche connesse alla rete infrastrutturale. Allo stesso tempo, le strade per accompagnare una crescita dell’agricoltura passano dall’aggregazione alla valorizzazione delle produzioni territoriali.

Con un totale di 40 cibi e vini certificati Dop e Igp, la Calabria è la regione numero 11 in Italia per prodotti a Indicazione Geografica, a cui si aggiungono le 4 Stg nazionali e le 2 bevande spiritose IG regionali, per un totale di 46 Indicazioni Geografiche. A livello economico, secondo le ultime stime dell’Osservatorio Ismea-Qualivita, il settore dei prodotti Dop-Igp in Calabria vale 52 milioni di euro, con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 57,7% e quello vitivinicolo per il 42,3 per cento.

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