FareAmbiente rilancia dibattito su nucleare per transizione energetica

FareAmbiente rilancia dibattito su nucleare per transizione energetica

Roma, 17 lug. (askanews) – A Roma, nella suggestiva cornice della Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, si è tenuto il convegno “Green Economy ed Energia: una strategia per la rinascita del nucleare in Italia”, promosso da FareAmbiente. L’evento ha rappresentato un momento di confronto pubblico tra istituzioni, mondo scientifico, industria e associazioni ambientaliste sul ruolo dell’energia nucleare nella transizione ecologica del Paese. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Rai Vittoriana Abate.

Ad aprire i lavori è stato il Prof. Vincenzo Pepe, presidente nazionale di FareAmbiente e docente di Diritto dell’Ambiente all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, che ha sottolineato l’importanza di “una corretta strategia di comunicazione del mix energetico. Educazione all’energia significa conoscenza: per rendere moderno il nostro Paese serve anche nucleare ecosostenibile. Bollette meno care, certo, ma soprattutto energia pulita e consapevolezza ambientale”.

A seguire, l’Avv. Francesco Della Corte, direttore della V edizione della Scuola di Formazione di FareAmbiente, ha ricordato l’impegno formativo dell’associazione nel preparare nuove figure tecniche e culturali in grado di gestire la complessità della transizione energetica.

I saluti istituzionali sono stati affidati al Sen. Gianluca Cantalamessa e all’On. Silvia Sardone.

Il Sen. Gianluca Cantalamessa ha ribadito l’importanza del nucleare: “Il nucleare è un’opportunità se fatto in chiave moderna. L’Italia ha pagato per troppi anni una politica ideologica fatta di no, a danno di famiglie e imprese. Questo governo, con la Lega di Matteo Salvini, ha le idee ben chiare: il nucleare è un’opportunità. Del resto, anche gran parte dei paesi europei si stanno convincendo della bontà di questa fonte.”

Le relazioni introduttive della Prof.ssa Mihaela Gravila (Università La Sapienza) e del Prof. Renato Mannheimer hanno messo in luce, rispettivamente, le sfide della comunicazione sul nucleare e i mutamenti dell’opinione pubblica: un’Italia meno ideologica e più pragmatica, che guarda con interesse al tema dell’energia sicura, stabile e sostenibile.

Numerosi anche gli interventi di esperti e rappresentanti del sistema energetico: l’Ing. Luca Mastrantonio, AD Nuclitalia, l’Ing. Paolo Arrigoni, presidente del GSE e il Dott. Carlo Massagli, presidente di Sogin.

A chiudere i lavori è stato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli, che ha dichiarato: “Il nucleare è una fonte pulita e affidabile. È giunto il momento di adottare questa tecnologia in modo responsabile, ma deve restare saldamente in mano pubblica. Parliamo di sicurezza nazionale, di resilienza del sistema produttivo e di benessere per i cittadini. Serve programmazione, competenza e una regia istituzionale solida per affrontare questa sfida senza più pregiudizi ideologici”.

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