Fao e La Sapienza inaugurano orto idroponico a Roma

Fao e La Sapienza inaugurano orto idroponico a Roma

Frutto studio di nuove tecniche di coltivazione fuori dal suolo

Roma, 11 giu. (askanews) – L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e l’Università di Roma La Sapienza hanno inaugurato oggi un orto idroponico sul terrazzo della FAO, frutto dello studio di nuove tecniche di coltivazione fuori dal suolo.

L’innovativo orto idroponico, promosso dall’Università La Sapienza, il Segretariato della Mountain Partnership e dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo, presenta delle tecniche innovative che segnano un passo avanti nell’idroponica tradizionale. Il giardino idroponico fungerà da banco di prova per la ricerca che esplora il potenziale di miglioramento della gestione delle risorse nell’agricoltura fuori suolo che può rappresentare un’alternativa o un’integrazione all’agricoltura convenzionale, con potenziali applicazioni in aree con scarsità di acqua e suolo coltivabile, come le montagne.

L’orto, che va a completare quello installato nel 2021 e frutto della partnership già esistente tra le istituzioni, consente di utilizzare l’acqua del rubinetto, eliminando la necessità di acqua demineralizzata e dunque riducendo lo spreco di risorse; in esso vengono impiegati solo fertilizzanti organici che riducono l’impronta ecologica del sistema – i microrganismi disciolti nell’acqua interagiscono con le piante, aumentandone la resistenza ai fattori di stress come le alte temperature e i parassiti. Inoltre, il sistema è progettato per l’uso esterno, eliminando la necessità di luce artificiale utilizzata nell’idroponica convenzionale, quindi mantenendo un consumo energetico giornaliero eccezionalmente basso. Infine l’orto è costruito al 90% con legno certificato sostenibile, riducendo al minimo l’uso di plastica utilizzata invece nei sistemi idroponici convenzionali.

Il Direttore-Generale della FAO e la Rettrice dell’Università La Sapienza, durante la cerimonia, hanno rinnovato la collaborazione al programma faro della FAO, Globally Important Agricultural Heritage Systems (GIAHS) e al Mountain Partnership, con il giardino idroponico che va a implementare il Memorandum d’Intesa già firmato nel dicembre del 2023.

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