
Ente risi: bene Parlamento Ue fermo su clausola salvaguardia riso
Roma, 18 giu. (askanews) – Il Parlamento europeo è determinato a rifiutare ogni possibile accordo con il Consiglio e la Commissione relativamente alla revisione del regolamento SPG se non sarà prevista una clausola di salvaguardia automatica per il riso importato dai Paesi Meno Avanzati, tra i quali rientrano Cambogia e Myanmar, che nella scorsa campagna di commercializzazione hanno invaso il mercato europeo con circa 480.000 tonnellate di riso base lavorato in esenzione da dazio.
E’ stato così bloccato il trilogo avviato negli scorsi giorni quando la Commissione ha presentato una norma in cui propone, come già avvenuto nel precedente mandato, la previsione nel regolamento SPG di una norma contenente un semplice regime di “sorveglianza” che nella pratica non porta a nessun risultato positivo per il settore.
Una posizione ferma, quella del Parlamento Europeo, che accoglie quella espressa più volte dall’Ente nazionale risi i cui uffici si sono nei giorni scorsi confrontati con i parlamentari europei sul tema. La presidente, Natalia Bobba, sottolinea in una nota la necessità che “venga reso operativo, quanto prima, il principio di reciprocità garantendo così alle nostre aziende di poter competere con chi applica le stesse regole a cui sono obbligati i risicoltori italiani e comunitari. La tutela della filiera e dei cittadini dell’Unione è un valore fondamentale da difendere”.