DL 104/23, Avv. Vinci: attrazione per capitali esteri da un miliardo in poi
Ceo Vinci&Partners: finalità ambiziose
Roma, 14 nov. (askanews) – “Con la puntuale conversione del decreto legge 104 del 10 agosto 2023, l’Italia si apre all’ottimistica prospettiva di attrarre capitali esteri di rilevante valore economico: un miliardo di euro in poi. Le ambiziose finalità di questa legge, volute per “la tutela degli utenti nelle attività economiche, finanziarie e negli investimenti strategici”, promettono una semplificazione del panorama normativo, aprendo la strada a nuove opportunità per il nostro Paese. Per beneficiare di queste disposizioni, i fondi esteri impiegabili devono ottenere il riconoscimento di preminente interesse strategico nazionale dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Inoltre, l’introduzione del commissario straordinario di Governo rappresenta una novità significativa, garantendo la necessaria coordinazione e azione amministrativa per l’implementazione tempestiva degli investimenti stessi”.
E’ il commento del Ceo di Vinci&Partners, Avv. Claudio Vinci, per il quale “tuttavia, la nuova legge prevede un percorso che implica procedimenti amministrativi integrati e coordinati che coinvolgono una serie di enti pubblici a livello locale, regionale e nazionale. Specialmente nelle procedure autorizzative più complesse, come l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), la Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) e la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), si registra spesso un sensibile rallentamento dovuto alle diverse opinioni delle amministrazioni coinvolte, prolungando notevolmente i tempi di conclusione e attuazione dei progetti. A oggi, la media per ottenere un’AIA si aggira intorno ai tre anni: un periodo che scoraggia importanti operazioni finanziarie spingendo molte imprese italiane a cercare opportunità oltre confine. Nonostante l’intenzione apprezzabile del legislatore di semplificare le procedure, le criticità persistono”.
“Le opposizioni da parte di associazioni e comitati, spesso non ufficialmente riconosciuti, utilizzano i social media come strumento principale di pressione politica, causando ritardi e danni alle imprese e al nostro sistema di sviluppo. L’auspicio è che, attraverso ulteriori i recenti interventi legislativi, il governo possa dare impulso a un semplificato modello di sviluppo innovativo e sostenibile. Solo così potremo assistere a un sensibile miglioramento nei tempi di realizzazione delle grandi opere, fondamentali per il nostro sistema produttivo e la crescita del Paese”, conclude l’Avv. Vinci.