Digital Customer Experience: tendenze 2024 secondo Medallia e Adobe

Digital Customer Experience: tendenze 2024 secondo Medallia e Adobe

Cosa pensano i consumatori on line?

Roma, 22 apr. (askanews) – Cosa pensano i consumatori online? Come si comportano e come prendono decisioni per i loro acquisti? Nell’esperienza del cliente digitale emergono nuove preferenze, canali e modalità per interagire con le aziende: da un’analisi congiunta presentata da Andrew Custage, responsabile Market Research Insights di Medallia, Inc. – l’azienda impegnata nella gestione dell’esperienza – e Bruce Richards, Industry Strategy and Marketing Lead, Retail & Consumer Goods di Adobe, emergono alcune importanti tendenze.

Il primo punto riguarda l’attuale contesto macroeconomico che sta plasmando il percorso del cliente omnichannel e il processo decisionale di acquisto. Dal focus emerge che i consumatori fanno più ricerche per prendere “la decisione migliore su cosa comprare e dove”. Più della metà (55-56%) dichiara di dedicare maggiore tempo alla ricerca di informazioni rispetto al passato, come ad esempio dove trovare le migliori offerte del prodotto desiderato o la differenza di prezzo tra ciò che è disponibile online rispetto al negozio. Circa il 50% dichiara di essere disposto a fare acquisti di prodotti più economici, il 41% dichiara di acquistare articoli usati o di seconda mano e il 45% confronta i prezzi prima di ordinare, verificando la differenza tra quelli praticati da ristoranti e negozi e da servizi di terze parti.

In secondo luogo, di fronte alle sfide economiche, la Customer Experience è più importante che mai. In tal senso offrire la migliore esperienza possibile è importante perché questo è un altro fattore che influenza la decisione di acquisto. Infatti, ben il 73% dei consumatori dichiara di tenere conto della Customer Experience nelle proprie decisioni di acquisto. “I marchi non possono sempre controllare quello che faranno i consumatori”, affermano i manager. “Il fatto che i clienti scelgano di cercare prezzi migliori rimane fuori dal controllo delle aziende; quello che invece possono influenzare è l’esperienza che offrono, che pensiamo possa fidelizzare il cliente nel tempo, più del fattore prezzo”.

Tre: le piattaforme digitali di acquisto stanno diventando una parte importante del viaggio del cliente digitale. Per i marchi del settore alimentare e grocery, la spesa dei consumatori sulle piattaforme di acquisto di terzi è destinata a rimanere. “C’è una percentuale permanente e consistente di transazioni che si svolge al di fuori delle dinamiche del marchio e non sempre si ha il pieno controllo su questa esperienza”, spiegano i manager di Medallia e Adobe. In questo contesto, è più che mai importante che i retailer lavorino a stretto contatto con i partner delle piattaforme di ordinazione per assicurarsi di rispondere alle aspettative dei clienti e migliorarne la soddisfazione. È compito dei leader “responsabilizzarli lungo la catena del valore” per ottenere esperienze coerenti in tutti i touchpoint, indipendentemente dal fatto che i clienti interagiscano direttamente con un’azienda o tramite terzi.

Il quarto aspetto riguarda il cliente medio che è propenso a interrompere i rapporti dopo meno di tre cattive esperienze. Secondo lo studio, metà dei consumatori sostiene che le aziende stiano scegliendo soluzioni rapide ma poco efficaci, che hanno un impatto negativo sulla loro esperienza. Emerge anche che i consumatori si stanno allontanando dai marchi dopo una media di 2,4 cattive esperienze. Non solo! Ci vogliono circa 6,5 buone esperienze affinché i clienti diventino nuovamente fedeli dopo aver interrotto i rapporti. “È molto più facile tenerli e fare ciò che devi fare per mantenerli da un punto di vista esperienziale piuttosto che riconquistarli dopo che se ne sono andati”, spiega Richards.

Infine, la personalizzazione: un potente motore per la scelta del marchio. Per la maggior parte dei consumatori, le esperienze personalizzate influenzano la scelta del marchio al momento dell’acquisto, e più della metà afferma che le aziende dovrebbero utilizzare la personalizzazione nella maggior parte o nella totalità delle loro interazioni. Allo stesso tempo, però, le società non stanno facendo abbastanza per soddisfare le loro aspettative di personalizzazione: solo un consumatore su quattro ha valutato la sua ultima interazione con un marchio come un’esperienza veramente personalizzata.

Alcuni degli elementi più importanti della personalizzazione sono la conoscenza dell’identità dei consumatori attraverso i vari punti di contatto e la ricompensa per i clienti fedeli. Sebbene la personalizzazione possa avere diversi significati, dal focus è emerso che i marchi ottengono le esperienze personalizzate quando: assicurano la continuità della conoscenza: hanno la capacità di tenere traccia dei consumatori attraverso le interazioni senza richiedere ulteriori registrazioni, conoscono le loro esigenze e la loro storia quando passano da un canale all’altro; offrono premi e riconoscimenti e flessibilità del servizio (comprensione per i pagamenti in ritardo, resi, ecc.) in linea con le aspettative dei clienti; raggiungono proattivamente i clienti quando vengono rilevati errori o problemi.

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