Difesa, Crosetto: “Solo il 2% dei brevetti sull’AI viene dall’Europa”
Intervento del ministro all’Abruzzo Economy Summit
Roma, 18 set. (askanews) – “Dovremmo chiederci che spazio c’è e ci deve essere per l’AI nel nostro futuro. La difesa è una parte, sarà fondamentale per tutti i nostri processi produttivi e aggiungo un dato significativo. I brevetti nell’ambito dell’AI nel mondo, nel 2023, vedono il 61% dei brevetti cinesi, il 21% sono degli Stati Uniti e il 2% sono europei. Questi sono i numeri dei brevetti ed è significativo”. A sottolinearlo è il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante il suo intervento all’Abruzzo Economy Summit.
“Il futuro – dice – viene determinato dal presente, la mancanza di brevetti significa mancanza di prodotti, di produzione e un vantaggio competitivo che se noi lasciamo ad altre economie difficilmente potremo recuperare. L’AI non è di per sé un prodotto, è una parte del processo di qualunque tipo di produzione, da quella burocratica, non solo per il Ministero della Difesa ma per tutti i Ministeri o tutti gli enti pubblici, alla produzione industriale per accelerare processi, per aumentare la velocità con cui i prodotti cambiano e si evolvono. Diventerà un abilitatore necessario per tutte le economie nazionali”.
“Iniziare a parlarne e sviluppare algoritmi sempre più sofisticati – prosegue il ministro – è parte di costruzione del futuro. Altro elemento discriminante è il computer quantico, che cambierà completamente tutti i settori. Parliamo della capacità di calcolo inimmaginabile. Gli studiosi italiani in giro per il mondo sono ai massimi livelli di un sistema, di un abilitatore, che stravolgerà dalla medicina alla biologia, dalla chimica all’industria, alla manifattura oltre che alla vita”.
“Siamo in un’epoca nella quale dobbiamo aspettarci nei prossimi dieci anni cambi epocali che avranno ripercussione su tutto ciò che riguarda la nostra vita, dalle malattie ai processi industriali, fino all’inquinamento. Parliamo della capacità di processare un numero tale di dati a oggi inimmaginabile in un’ora – conclude Crosetto – ad esempio quello che oggi i computer sono in grado fare in diecimila anni. Una capacità di capire il mondo che ci circonda. L’uomo non è stato in grado di capire i meccanismi con cui un processo di cui noi parliamo fin da quando siamo piccoli, che è la fotosintesi clorofilliana, si attiva. Solo capire questo attraverso la capacità di analisi di un pc quantico sarà rivoluzionario per la vita, la produzione di energia, la stabilità del pianeta”.