Dieci chili vecchi smartphone per salvare gli scimpanzé

Dieci chili vecchi smartphone per salvare gli scimpanzé

Roma, 10 lug. (askanews) – Riciclare un vecchio smartphone (con le sue terre rare) può aiutare la sopravvivenza delle popolazioni di scimpanzé in natura. Soprattutto quelle che abitano la Repubblica Democratica del Congo, depositaria dell’80% delle riserve di coltan, con un’attività estrattiva che la rende secondo produttore mondiale nel mercato delle componenti elettroniche. Il parco Natura Viva a Bussolengo, in provincia di Verona, ricorda di ospitare l’unica colonia d’Italia di scimpanzé centrali, già “minacciati” di estinzione (Pan troglodytes troglodytes), e lancia la sfida: raccogliere 10 chilogrammi in 10 giorni tra cellulari, smartphone e tablet in disuso. Per poi divenire punto di raccolta permanente per questi dispositivi, in collaborazione con il Jane Goodall Institute Italia.

L’annuncio arriva in occasione della Giornata Mondiale degli Scimpanzé, che cade il 14 luglio e che verrà celebrata con una protagonista d’eccezione: Samy, la seconda scimpanzé più anziana d’Europa, che festeggia quest’anno 53 anni (più del doppio dell’aspettativa di vita in natura).

“Riutilizzare gli elementi preziosi contenuti negli apparecchi elettronici – spiega Katia Dell’Aira, responsabile Education della Fondazione del parco Natura Viva – resta oggi una delle soluzioni più efficaci per allentare la pressione mineraria che colpisce gli ecosistemi pluviali dell’Africa centrale. Si stima che in Italia restino chiusi in un cassetto circa 30 milioni di cellulari non più utilizzati. Una vera e propria “prigione” per 16 dei 17 elementi più rari della Terra, che potrebbero avere un ciclo di vita molto più lungo. Tra questi c’è anche il coltan, minerale estratto in un’area in cui qui vive quasi la metà delle popolazioni di scimpanzé centrale, in un habitat già molto fragile a causa di bracconaggio, malattie e conversione agricola. La conseguenza diretta è la perdita di habitat per interi gruppi di questa specie, che dipendono dagli alberi per cibo, rifugio e socialità. Vorremmo che il nostro pubblico, prima di venire a trovarci, “aprisse quel cassetto”. Perché i telefoni che non usiamo più sono riciclabili fino all’80% delle loro componenti. Ma prima si conferiscono, maggiore sarà la possibilità di ottenere elementi in buono stato da utilizzare ancora a lungo”.

A partire da sabato 12 luglio, il parco Natura Viva ospiterà 3 teche permanenti per accogliere i dispositivi elettronici in disuso. “Il primo traguardo – prosegue Dell’Aira – è raccogliere 10 chilogrammi di apparecchiature, che corrispondono a circa 60 smartphone. Sarà il Jane Goodall Institute Italia, grazie ai propri partner, a programmare la raccolta e la lavorazione successiva. Se partecipasse anche solo una piccolissima percentuale degli oltre 500.000 visitatori che ogni anno percorre questi sentieri, potremmo davvero dire di aver agito concretamente per la tutela degli scimpanzé. Con un gesto semplice, che può fare una grande differenza”.

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