
Dermatite nodulare, nel mantovano situazione evolve in positivo
Roma, 27 giu. (askanews) – Grazie alla rapidità con la quale le autorità sanitarie competenti sono intervenute, possiamo dichiararci cautamente ottimisti. Quel che è certo è che, una volta di più, occorre mantenere alta l’attenzione e rispettare alla lettera quanto contenuto nelle varie ordinanze e prescrizioni”. Il presidente di Confagricoltura Mantova, Alberto Cortesi, dopo la positività alla Dermatite Nodulare Contagiosa (Lumpy skin disease) rilevata in un allevamento nella zona di Spinosa di Porto Mantovano, usa toni rassicuranti e spiega: “la velocità d’intervento è stata fondamentale per identificare in primis i capi infetti, svolgere le adeguate indagini epidemiologiche e procedere poi con gli abbattimenti, effettuati nella giornata di ieri (26 giugno)”.
Ora è in corso il monitoraggio su altri animali arrivati negli ultimi mesi dalla Sardegna, ma il “quadro sanitario è, ad oggi, stabile, e questo sicuramente è positivo. Il ministero della Salute ha istituito una zona di protezione (raggio di 20 km dal focolaio) e una zona di sorveglianza (raggio di 50 km dal focolaio). In quest’ultima, che tocca le province di Mantova, Verona, Brescia, Cremona, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Rovigo, Padova e Vicenza, sono inclusi 3.000 allevamenti, per un totale di circa 600.000 bovini.
“Da maggio – prosegue Cortesi – sono arrivati 1.500 capi dalla Sardegna, in tutto il nord Italia, che in parte hanno raggiunto tre allevamenti mantovani. A parte gli animali trovati infetti nei giorni scorsi, tutti gli altri test effettuati hanno dato esito negativo”. Alla luce di questo quadro, sono state concesse deroghe per quanto riguarda la movimentazione degli animali (verso i macelli e non da vita), mentre per quanto riguarda il latte, potrà essere utilizzato solo quello pastorizzato o destinato a prodotti a lunga conservazione, le cui forme dovranno essere oggetto di apposito tracciamento, con il latte crudo di fatto vietato.
Per quanto riguarda gli spandimenti: l’ordinanza emessa da Ats Val Padana blocca al momento la rimozione e lo spargimento di letame e liquami (compreso il digestato) in entrambe le zone sensibili, con l’intera provincia di Mantova di fatto bloccata. Confagricoltura Mantova ha chiesto una deroga, cui verrà data risposta nei primi giorni della prossima settimana.