Dall’Italia al mondo, il viaggio di Puccini Dance Circus Opera premiato a Milano

Dall’Italia al mondo, il viaggio di Puccini Dance Circus Opera premiato a Milano

Milano, 7 lug. (askanews) – Dopo aver debuttato nei principali teatri italiani e toccato Bruxelles, Madrid e Parigi, Puccini Dance Circus Opera si prepara al suo traguardo internazionale più ambizioso: a febbraio 2026 sarà in scena al Teatro dell’Opera di Almaty, in Kazakistan, grazie al supporto della Farnesina e dell’Istituto Italiano di Cultura.

Questa creazione tutta italiana – firmata dalla regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi – è oggi anche vincitrice del Premio Cultura + Impresa 2024-2025, nella categoria Art Bonus d’Impresa. Il riconoscimento è stato consegnato a Milano, nella Sala Azionisti di Palazzo Edison, per premiare un’opera capace di coniugare arte, innovazione e sinergie territoriali, in occasione del centenario pucciniano.

Prodotto dalla compagnia blucinQue e dal Centro nazionale di produzione blucinQue Nice, con la coproduzione dell’Orchestra della Toscana, del Teatro Regio di Parma e del Teatro del Giglio di Lucca, lo spettacolo è sostenuto da una cordata di imprese piemontesi attraverso lo strumento dell’Art Bonus.

A guidare il progetto artistico è una squadra tutta al femminile: cinque performer, un trio d’archi, la violoncellista e compositrice Bea Zanin, con la direzione musicale della Maestra Gianna Fratta per la versione orchestrale. Sulla scena, si mescolano teatrodanza, circo contemporaneo, musica elettronica e partiture sinfoniche, in un omaggio potente e visionario alle eroine pucciniane.

La forma minor dello spettacolo ha debuttato al Caracalla Festival per l’Opera di Roma. La versione maior, con oltre 40 musicisti dell’Orchestra della Toscana, è andata in scena al Teatro Verdi di Firenze, prima di approdare a Lucca e Parma, consolidando un circuito che unisce lirica, corpi in movimento e sperimentazione visiva.

Il premio, assegnato da Carolina Botti (Ales – MiC), è stato ritirato da Paolo Stratta, direttore generale del Centro blucinQue Nice, insieme a Brigitte Sardo, CEO di Sargomma Società Benefit, una delle aziende che ha sostenuto il progetto. “Quando l’impresa crede nella cultura – ha detto Sardo – nascono connessioni trasformative”.

“Questo riconoscimento ci onora – ha dichiarato Caterina Mochi Sismondi -. Il mio desiderio era quello di portare in scena, attraverso i linguaggi del corpo e della musica, l’universo emotivo e simbolico che Puccini ha tracciato nelle sue eroine, restituendolo con voce autonoma e plurale con l’interesse rivolto a cosa ci muove partendo da una reale necessità, per cercare la bellezza negli opposti, l’essenza nella diversità, toccare il cuore di tutti, andare in una direzione e poi scoprire l’inaspettato. Sono molto felice di questo riconoscimento”.

“È un segnale forte – ha aggiunto Stratta – sul potenziale della cultura come fattore di trasformazione e coesione, e sul ruolo delle imprese quando decidono di sostenere progetti di innovazione con coraggio e lungimiranza”.

Ascolta la
Diretta
Ascolta la
Diretta
Messaggia con la
Radio in diretta