
Crolla produzione ciliegie in Puglia per le gelate: -70%
Roma, 19 mag. (askanews) – Crollo della produzione delle ciliegie in Puglia, con cali tra il 70% e il 100% a secondo degli areali nel sud est barese, a causa delle gelate di marzo e aprile. Lo rende noto Coldiretti Puglia sottolineando che è necessaria la declaratoria dello stato di calamità, oltre a controlli serrati perché sui banchi al consumo campeggiano ciliegie di cui va verificata l’origine, vendute a Milano fino a 23,3 euro al chilogrammo.
Il comparto pugliese delle ciliegie è stato quasi azzerato nel 2025, per colpa delle gelate che hanno duramente colpito le ciliegie primizie come Georgia e Bigarreau, ma a subire gli effetti più gravi sono state proprio le ciliegie ‘Ferrovia’.
Intanto sui banchi dei mercati arrivano dai Paesi Nord Africani, come Egitto, Tunisia e Marocco. “Vanno fermate le importazioni sleali – chiede Coldiretti Puglia – ed introdurre con decisione il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e del rispetto delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno”.
La Puglia è la maggior produttrice di ciliegie in Italia, con 18mila ettari in produzione, e vale il 30% della produzione cerasicola italiana, secondo i dati della Rete d’Informazione Contabile Agraria, quando la produzione si concentra proprio in provincia di Bari con 17.230 ettari in produzione.