Coprob: per caldo attacchi insetti a barbabietola da zucchero

Coprob: per caldo attacchi insetti a barbabietola da zucchero

Roma, 23 lug. (askanews) – Dopo un 2024 non particolarmente fruttuoso, sia per le aziende agricole sia per la cooperativa, a causa del clima, le performances di miglioramento per la stagione bieticola rappresentano ora l’aspettativa dell’intero comparto. Lo sottolinea Coprob Italia Zuccheri, l’unica filiera bietola saccarifera resiliente in grado di produrre tutto lo zucchero italiano 100%.

In questi giorni è iniziata la raccolta della barbabietola da zucchero nello stabilimento di Minerbio (Bo), dapprima con il conferimento delle barbabietole biologiche e poi di quelle convenzionali; a fine mese inizierà il ritiro anche presso lo stabilimento di Pontelongo (PD). L’avvio della raccolta delle bietole, provenienti dagli areali di Veneto, Emilia-Romagna, Marche, ma anche Lombardia, Friuli e Piemonte, vede una pianta oggi mediamente sana in grado di rispondere positivamente all’andamento climatico, ma non mancano gravi criticità.

Soprattutto nell’area veneta, sottolinea Coprob, ma con la possibilità che si estendano anche ad altre aree coltivate del comprensorio bieticolo) si registrano situazioni allarmanti a causa di numerosi attacchi d’insetti, prolificati con l’incremento delle alte temperature, che rischiano di mettere a repentaglio le stesse coltivazioni nella loro complessità. Le cause principali di questo pericolo incombente sono attribuibili all’attività dannosa provocata dal Lisso, insetto sconosciuto fino a pochi anni fa, e anche dalla Spodoptora. Oggi la loro presenza crea una vera e propria azione distruttrice a numerose coltivazioni fino ad alcuni giorni fa in corso di piena maturazione. La preoccupazione è che possa espandersi rapidamente anche negli altri comprensori. I trattamenti disponibili sono già stati eseguiti ma, complice l’alta temperatura che ne ha ridimensionato in maniera sostanziale l’efficacia, rischiano di complicare o addirittura compromettere il lavoro dei nostri bieticoltori.

“La ricerca deve correre velocemente a trovare delle alternative – ha commentato il presidente di Coprob Italia Zuccheri Luigi Maccaferri – ma il contesto normativo europeo, la revisione continua delle molecole, ci consegnano un quadro poco colorito. Gli studi ci confermano che negli ultimi 20 anni sono stati persi ben 53 principi attivi autorizzati sulle bietole a livello europeo e come spesso accade non sono stati sostituiti con alternative valide. Questo sta diventando insostenibile per la nostra produzione italiana, ancora di più se siamo vittime di accordi di importazioni di zucchero senza dazi da paesi come il Mercosur o l’Ucraina. Paesi che non rispettano i nostri standard di produzione in termini di sicurezza per i produttori, ma soprattutto per i consumatori, potendo utilizzare fitofarmaci a noi vietati”.

“La revisione dei fitofarmaci a difesa delle coltivazioni, figlia di una politica ideologica green europea ci lascia assai pochi strumenti di difesa dei nostri campi: abbiamo pochi principi attivi e quelli rimasti sono poco incisivi – ha concluso Maccaferri – Coprob sta cercando di gestire al meglio le emergenze ma non basta, nel frattempo insieme alle aziende di fitofarmaci stiamo lavorando a delle alternative, almeno per il prossimo anno”.

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