Copagri: numero infortuni agricoltura ancora troppo alto

Copagri: numero infortuni agricoltura ancora troppo alto

Roma, 20 mag. (askanews) – “Il numero degli infortuni in agricoltura, nonostante la lieve diminuzione fatta registrare nel 2024, rimane ancora drammaticamente alto, con denunce di casi mortali che superano le cento unità, circa la metà dei quali è dipeso dalla perdita di controllo di mezzi agricoli e attrezzature; resta, quindi, fondamentale tenere alta l’attenzione su questa tematica, continuando a investire sulla formazione dei lavoratori e sulla prevenzione degli incidenti”. Lo ha evidenziato il presidente della Copagri Tommaso Battista intervenendo oggi a Palazzo Chigi a un incontro sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro tra le parti sociali e una delegazione del governo, guidata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e composta da diversi membri dell’Esecutivo.

“Proprio per tali ragioni – ha proseguito il presidente – apprezziamo le proposte messe in campo dal governo, che troveranno applicazione in futuri provvedimenti, miranti a rafforzare la sicurezza dei lavoratori e andando a semplificare la legislazione vigente, garantendo al contempo, come più volte richiesto dalla Copagri, una sorta di premialità, da introdurre sottoforma di sgravi per i premi infortunistici, per tutte quelle imprese agricole capaci di distinguersi in materia di prevenzione degli infortuni e di tutela dei lavoratori”.

“Investire nella sicurezza, infatti, deve continuare a essere una priorità per tutte le imprese del Primario, che in moltissimi casi si trovano però a dover utilizzare un parco macchine agricolo che, secondo recenti stime dell’Università di Milano, ha un’età media di trent’anni e che, anche a causa della mancanza di indicazioni sulle modalità operative relative alla revisione dei mezzi, in moltissimi casi è sprovvisto dei fondamentali dispositivi antiribaltamento o addirittura anche delle cinture di sicurezza”, ha ricordato Battista.

“Analogo favore – ha aggiunto il presidente della Copagri – si esprime per gli annunciati interventi sulla formazione, che dovrà essere sempre più di carattere preventivo e specialistico, e in particolare sulla formazione per i lavoratori stranieri, sempre più spina dorsale della produzione agricola nazionale; a quest’ultimo proposito, abbiamo ribadito la necessità di lavorare su un particolare tipo di formazione che promuova l’integrazione e l’educazione civica, con lo scopo di abbattere le barriere linguistiche e culturali”.

“Sotto altro profilo, sempre in tema di lavoro, ribadiamo la necessità di superare la logica del click day, che in più occasioni e per diverse motivazioni ha dimostrato di non essere funzionale alle istanze del comparto, andando al contrario a strutturare uno strumento più flessibile che tenga conto delle particolari esigenze dei produttori agricoli, intrinsecamente legate alla stagionalità e ai cicli naturali”, ha concluso Battista.

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