Conte: su lavoro e dignità Governo lontano da principi Costituzione

Conte: su lavoro e dignità Governo lontano da principi Costituzione

La precarietà non fa figli, accogliere l’appello di papa Francesco

Roma, 5 mag. (askanews) – Quello prospettato dal Governo sul reddito di citttadinanza, rimodulato nel nuovo reddito di inclusione è “un taglio che rappresenta una discriminatoria ‘punizione’ per chi ha una sola ‘colpa’: trovarsi in una difficoltà lavorativa ed economica che in un momento del genere può colpire davvero tutti”. Lo ha scritto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, in un intervento pubblicato dal quotidiano Avvenire.

“Una punizione – ha osservato l’ex presidente del Consiglio – in arrivo dallo stesso Governo che invece ha introdotto misure che rendono più facile la vita di evasori e corrotti. Lo stesso Governo incapace di aiutare i cittadini alle prese con l’impennata dei mutui e degli affitti e che non ha il coraggio di attingere dagli extraprofitti incamerati grazie alla crisi da grandi banche, società farmaceutiche e assicurative come proposto dal M5s in Parlamento. Un Governo che con una mano agita lo spettro della sostituzione etnica perché i nostri ragazzi non fanno più figli e con l’altra spazza la loro speranza di un futuro, di una casa e di una famiglia sotto il tappeto asfissiante di un futuro precario. Perché, è bene ricordarlo, la precarietà non fa figli”.

“Dobbiamo in questo accogliere – ha proseguito Conte – l’accorato appello di Papa Francesco contro una precarietà che rimanda le scelte di vita dei giovani. Cadere nel vortice di contratti a tempo per una vita significa condannare i nostri ragazzi a non poter essere genitori e a essere figli a vita, chiusi nella prospettiva dell’infinita assenza di un proprio orizzonte di sviluppo”.

A giudizio del leader stellato “dopo l’articolo 11 sull’Italia che ripudia la guerra, la sensazione è che il Governo italiano abbia ormai completamente perso di vista anche i principi co- stituzionali in materia di lavoro e dignità. Per questo saremo al fianco di tutte le iniziative delle forze sociali, civiche e del terzo settore. E metteremo in campo anche una nostra manifestazione per proporre un’idea differente di lavoro: salario minimo, riduzione dell’orario di lavoro, sgravi alle imprese che riducono enormi divari di stipendio fra manager e dipendenti, tirocini curriculari adeguatamente retribuiti. È il momento di opporsi duramente a livello politico e sociale a una inaccettabile idea di Paese”, ha concluso Conte.

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