Consorzio Vini Doc Sicilia: contrassegno di Stato grande passo avanti

Consorzio Vini Doc Sicilia: contrassegno di Stato grande passo avanti

Milano, 13 mag. (askanews) – “Fin dal 2018 abbiamo aderito con convinzione al percorso che, nel 2022, ci ha portati tra le prime Doc italiane a introdurre volontariamente il contrassegno di Stato sulle nostre bottiglie: nel 2024 le bottiglie di vino Doc Sicilia prodotte sono state circa 82 milioni. L’adozione del nuovo sigillo, dotato di QR code e bandiera tricolore, rappresenta un ulteriore passo avanti nella valorizzazione del nostro patrimonio vitivinicolo, offrendo ai consumatori strumenti concreti per riconoscere e apprezzare l’autenticità dei vini Doc Sicilia”. Lo ha detto Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, nel corso del suo intervento al talk “Tutela e valorizzazione delle produzioni DO e IG e del ruolo dei nuovi contrassegni di Stato”, che si è tenuto in occasione di “Sicilia en Primeur” a Modica (Ragusa), con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e l’Ispettorato Centrale Qualità e Repressione Frodi del ministero dell’Agricoltura.

L’innovativo contrassegno, sviluppato su indicazione del Masaf, segna un importante passo avanti nella tutela delle Denominazioni di origine, garantendo l’autenticità e la provenienza di prodotti strettamente legati al territorio, come il vino. Considerato come una sorta di passaporto digitale per la qualità vitivinicola italiana, il contrassegno rappresenta una soluzione chiave contro la contraffazione, permettendo di identificare in modo sicuro i prodotti certificati attraverso un elemento fisico. Dotato di tecnologie avanzate simili a quelle impiegate nelle banconote, il contrassegno è sottoposto a controlli da parte degli ispettori ICQRF, che ne verificano l’autenticità sul campo tramite lampade UV fornite dal Poligrafico.

Oltre agli elementi di sicurezza, il contrassegno integra un QR code, che consente un accesso immediato alla piattaforma digitale dell’Istituto Poligrafico, in cui sono disponibili dati dettagliati sulla tracciabilità e l’origine del vino, così da rafforzare il legame tra produttori, organismi di certificazione, Consorzi di Tutela e aziende vinicole. Questo strumento digitale si rivela anche un potente mezzo di marketing territoriale, strategico e di forte impatto.

“Con questa iniziativa, il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia intende non solo promuovere la qualità e la trasparenza delle produzioni ma anche esaltarne il legame con il territorio”, ha spiegato il direttore Camillo Pugliesi, sottolineando che “attraverso un semplice gesto, i consumatori possono scoprire l”origine e le peculiarità dei vini siciliani, consolidando un rapporto di fiducia con un prodotto simbolo dell’eccellenza italiana”. L’adozione del contrassegno di Stato rappresenta un tassello fondamentale nella strategia di valorizzazione dei vini DOC Sicilia. “Grazie a questo sistema di autenticazione, il consumatore estero avrà la certezza di acquistare un vino genuino, legato alla sua terra d’origine e con caratteristiche uniche che lo contraddistinguono sul mercato globale” ha aggiunto Pugliesi, concludendo che “l’obiettivo è costruire un’identità distintiva e una reputazione solida per i vini DOC Sicilia, consolidando un marchio territoriale forte per una crescita sostenibile nel lungo periodo”.

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