
Consorzio Vini Doc Sicilia: a giugno eventi a Noto, Taormina e Cefalù
Milano, 25 giu. (askanews) – Il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia inaugura l’estate 2025 con un ciclo di eventi dedicati ai consumatori nelle suggestive località di Noto, Taormina e Cefalù, che diventano così il palcoscenico naturale per raccontare e far vivere l’isola attraverso i suoi vini Doc.
“La Sicilia non è solo una terra da visitare, è una terra da vivere. Portare i vini Doc Sicilia in questi tre luoghi iconici significa dare forma a un racconto autentico, fatto di cultura, bellezza e convivialità” afferma il direttore del Consorzio, Camillo Pugliesi, aggiungendo che “i nostri vini diventano così ambasciatori di un’identità profonda, che gli ospiti potranno degustare e portare con sé al rientro a casa, trasformando un sorso in un ricordo destinato a durare”.
“L’obiettivo di questi appuntamenti è quello di creare un’esperienza sensoriale, offrendo un’occasione di conoscenza e approfondimento dei nostri vini e del nostro territorio in un contesto di coinvolgimento emozionale” prosegue Pugliesi, evidenziando che “il momento della vacanza, vissuto in una dimensione di apertura e scoperta, si presta infatti a recepire in modo più profondo i valori legati al territorio, alla qualità, alla cultura e alla sostenibilità del vino Doc Sicilia. Questi eventi si inseriscono in un progetto più ampio e strutturato di valorizzazione del brand Doc Sicilia, che prevede una campagna di comunicazione integrata, rivolta al grande pubblico e con un focus finale sulla stampa internazionale, con l’incoming in programma ad ottobre”.
Dopo la tappa di Noto che si è tenuta il 24 giugno all’Osteria Giovanni Trombatore, il 25 giugno ci si sposta a Taormina presso San Michele Ristorante e il 27 giugno al Duomo Delizie di Sicilia a Cefalù. Ogni evento prevede momenti di degustazione di una selezione di etichette Doc Sicilia “accompagnate dal racconto di personale qualificato, capace di illustrare le caratteristiche dei vini, le peculiarità dei vitigni autoctoni e il legame profondo tra ogni calice e il territorio da cui proviene”.