
Consorzio Alto Adige: da 2024 difficile vini più eleganti e moderni
Milano, 6 giu. (askanews) – “Bianchi fruttati e raffinati, rossi eleganti e delicati”: così il Consorzio Vini Alto Adige definisce l’annata 2024 che “fa ben sperare”, nonostante l’anno passato abbia dato filo da torcere ai vignaioli altoatesini e in alcune zone hanno reso esigua la vendemmia. Dopo l’inverno più mite degli ultimi decenni e una fioritura precoce attorno al 20 di marzo, la temperatura è precipitata nuovamente un mese dopo e il gelo ha causato danni diffusi. La gelata, tuttavia, è stata solo il preludio di un tempo freddo e instabile che ha ridotto il numero di grappoli e, su di essi, la quantità di acini.
“Le rese più basse si sono registrate per il Lagrein, il Gewürztraminer e il Pinot Grigio, mentre la Schiava, il Merlot e il Riesling hanno risentito meno del maltempo durante la fioritura” spiega Hansjorg Hafner, responsabile del settore viticultura presso il Centro di consulenza per la fruttiviticoltura dell’Alto Adige. Osservando la Valle Isarco, Andreas Huber del Pacher Hof a Novacella parla di perdite tra il 15 e il 70%, mentre Martin Lemayr, enologo della Cantina Colterenzio riporta persino qualche, isolata, perdita totale. Le sfide del meteo hanno fatto si che la vendemmia avvenisse più tardi del solito, e con interruzioni dovute alla pioggia: “un anno impegnativo – commenta il viticoltore della Valle Isarco, Andreas Huber – soprattutto laddove i chicchi di grandine hanno danneggiato singoli acini ed è stato necessario rimuoverli manualmente”.
“Grazie a un preciso intervento sul verde e a una vendemmia accurata, la qualità dell’uva però non ne ha risentito”, afferma Veronika Pfeifer del Pfannenstielhof a Bolzano, e ciò vale soprattutto per i Pinot che hanno regalato grappoli sani e pienamente maturi. Martin Lemayr, enologo della Cantina Colterenzio, esprime un giudizio altrettanto positivo sul Pinot Nero dell’annata 2024: “È caratterizzato da freschi aromi fruttati come lamponi e amarene e ha un colore molto limpido, intenso e luminoso: i vini hanno un minor residuo zuccherino e si distinguono per vivacità, eleganza e struttura tannica sottile. Le varietà rosse a maturazione tardiva, ricche di tannini – precisa però Lemayr – sono state sicuramente le più delicate e hanno raggiunto la piena maturazione solo in pochi terroir, motivo per cui alcuni vini di selezione non sono stati prodotti nell’annata 2024”.
Situazione analoga anche per i vini Schiava, ai quali Pfeifer attribuisce una gradazione alcolica leggermente inferiore rispetto agli anni precedenti. Anche la seconda varietà autoctona dell’Alto Adige, il Lagrein, ha sofferto per le avverse condizioni meteo, soprattutto dal punto di vista quantitativo. “A causa della coulure in fase di fioritura e del gelo in primavera – evidenzia l’enologa – in alcune zone la quantità di grappoli è stata leggermente inferiore alla media”
Al contrario, i bianchi del Sudtirol non sembrano aver patito le condizioni meteo negative. “Proprio il significativo freddo di settembre ha avuto un effetto positivo sull’aroma, la freschezza, la raffinatezza e i sentori fruttati”, afferma Andreas Huber del Pacher Hof, soprattutto per quanto riguarda le varietà principali della Valle Isarco, come il Riesling, il Kerner e il Sylvaner, l’umidità e la muffa nobile della Botrytis cinerea hanno garantito qualità superiori alla media. “Guardiamo con molto ottimismo all’annata 2024, poiché le basse rese e la lenta maturazione delle uve hanno creato le basi per vini bianchi estremamente raffinati e duraturi” afferma Huber.
“I bianchi, tra i quali lo Chardonnay e il Pinot Bianco – si presentano con aromi fruttati, raffinati e freschi e con una struttura elegante, piuttosto delicata” aggiunge Lemayr, spiegando che anche le varietà aromatiche, come il Sauvignon, sono caratterizzate da aromi freschi, leggermente verdastri e chiari e da un’acidità vivace e ben integrata. “I vini, inoltre, si contraddistinguono per il contenuto alcolico inferiore – conclude l’enologo della Cantina Colterenzio – che ne sottolinea ulteriormente la freschezza e il piacere al palato”.