
Consiglio Ue: ok mandato negoziale pacchetto vino ma con modifiche
Roma, 19 giu. (askanews) – Oggi i rappresentanti degli Stati membri in seno al Comitato speciale per l’agricoltura (Csa) hanno approvato il mandato negoziale del Consiglio europeo sul pacchetto vino, che contiene misure per rafforzare la competitività e la resilienza del settore vitivinicolo dell’UE. Il Consiglio però, nel concordare con gli obiettivi generali della proposta della Commissione, che tiene conto delle raccomandazioni del gruppo di alto livello sul vino, ha anche proposto una serie di modifiche per migliorare il testo per quanto riguarda i vini a basso contenuto alcolico o analcolici, le campagne promozionali finanziate dalla Ue, le etichette per i vini destinati all’esportazione, le azioni di contrasto alla flavescenza dorata. Con questo accordo, la presidenza del Consiglio è pronta ad avviare i negoziati con il Parlamento europeo, una volta che quest’ultimo avrà concordato la propria posizione.
Le principali modifiche alla proposta della Commissione apportate dal Consiglio Europeo riguardano:
– Vini a basso contenuto alcolico o analcolici: la Commissione ha proposto una serie di norme armonizzate per la loro commercializzazione, usando il termine “analcolico” se il titolo alcolometrico non supera lo 0,5%. A questo termine si aggiungerebbe “0,0%” se non supera lo 0,05%.
Per i prodotti con un contenuto alcolico ridotto (superiore allo 0,5% ma inferiore di almeno il 30% rispetto al titolo alcolometrico minimo per la categoria prima della dealcolazione), la Commissione ha proposto di utilizzare il termine “alcol-light”. Tuttavia, il Consiglio ritiene il termine non appropriato in alcune lingue europee e ingannevole. Per questo propone invece il termine “a basso contenuto alcolico”.
– Misure di promozione potenziate: il Consiglio concorda con la proposta della Commissione di estendere la durata delle campagne promozionali finanziate dall’UE nei paesi terzi da tre a cinque anni e suggerisce di migliorare il testo consentendo al sostegno dell’UE per le misure di promozione e informazione di coprire al massimo il 60% dei costi. Gli Stati membri potrebbero concedere pagamenti nazionali fino al 30%, e i pagamenti nazionali e UE sommati non supererebbero l’80% della spesa pertinente.
– Esportazioni: gli Stati membri ritengono che il vino destinato all’esportazione debba essere esentato dall’obbligo di riportare in etichetta l’elenco degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale richiesti per il mercato interno dell’UE e il Consiglio propone sostiene questa esenzione per ridurre gli oneri amministrativi per i produttori che esportano e di conformarsi alla legislazione vigente nei paesi terzi.
– Sostegno alla lotta contro le fitopatie: per prevenir la diffusione della flavescenza dorata, il Consiglio introduce azioni di sostegno per contrastarla, tra cui monitoraggio, diagnosi, formazione, comunicazione e ricerca.
– Prodotti vitivinicoli aromatizzati: il Consiglio chiarisce inoltre che l’uso del vino rosato è consentito nel caso di prodotti vitivinicoli aromatizzati regionali aggiuntivi rispetto alla proposta della Commissione.