
Confagri Modena in Assemblea, focus assicurazioni in agricoltura
Roma, 23 giu. (askanews) – Dall’assemblea di Confagricoltura Modena arriva il monito degli agricoltori: assicurare un ettaro di pero in Europa costa dai 500 ai 700 euro, con erogazione dei rimborsi nello stesso anno dell’evento calamitoso, mentre in Italia invece circa 4.000 euro. “In più in molti paesi europei si siglano polizze sul reddito, qui no. Occorre un sistema di gestione del rischio e tutela delle produzioni che funzioni. Rivedere il sistema Agricat, ma anche riesaminare la legge 102 contro le calamità: l’importante è agire in fretta. Bisogna rifinanziare il futuro dell’agricoltura sostenendo gli investimenti nella ricerca, per arrivare a piante resilienti al cambiamento climatico e alle malattie, per immettere sul mercato nuovi prodotti fitosanitari”. Lo ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Modena, Francesco Schiavi, prendendo la parola di fronte agli oltre trecento imprenditori in sala, alla presenza del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e del vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio.
Ragiona sui numeri del settore pere Roberto Garuti, presidente della sezione cooperazione agricola di Confagricoltura Modena e vicepresidente di Fruit Modena group: “dal 2000 la produzione di pere in Emilia-Romagna è passata da 10 milioni a 1,7 milioni di quintali, per il 70% raccolte nelle province di Modena e Ferrara. Vero è che esportiamo in 60 paesi, ma rischiamo di perdere la leadership di mercato”.
Il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, ha spiegato che “l’agricoltura è un settore strategico per il futuro perché garantisce l’autonomia e la qualità alimentare e favorisce la protezione dell’ambiente. Purtroppo però l’Unione Europea finora ha sostenuto una insensata contrapposizione tra transizione green e attività agricole, penalizzando queste ultime. Adesso chiediamo a Bruxelles – ha aggiunto – di mantenere una PAC autonoma dalle altre fonti di finanziamento, di aiutare agricoltori e allevatori a migliorare la sostenibilità delle loro imprese, di concludere rapidamente il processo di autorizzazione delle Tecniche di Evoluzione Assistita”.