Coldiretti protesta a Bruxelles e a Roma contro Pac in fondo unico

Coldiretti protesta a Bruxelles e a Roma contro Pac in fondo unico

Roma, 15 lug. (askanews) – Coldiretti scende in piazza a Bruxelles, davanti alla sede della Commissione Europea e in 4 punti a Roma per denunciare “il tentativo dei tecnocrati europei, guidati da Ursula Von der Leyen, di distruggere l’agricoltura, la produzione di cibo e la sicurezza alimentare in Europa, mettendo a rischio le fondamenta stesse della democrazia”. Gli striscioni, oltre ad essere stati esposti dal palazzo di Farm Europe a Bruxelles a pochi passi da quello di Berlaymont sede della Commissione Europea, sono stati alzati in cielo anche a Roma davanti al Colosseo, a Fontana di Trevi, in Piazza Navona, e davanti al Senato.

Una protesta che arriva a pochi giorni dall’annuncio dei dazi Usa “che vede ancora una volta la Von der Leyen indiziata numero uno di un immobilismo che sta affossando l’economia europea con rischi ora per l’agricoltura dieci volte più gravi dei danni che potrebbero causare i dazi di Trump”, denuncia la Confederazione agricola. Questi potrebbero essere gli effetti delle nuove proposte di bilancio che la Commissione presenterà domani, a partire da un fondo unico tra politiche di coesione e politica agricola.

Così, con un messaggio chiaro “Abbiamo bisogno dell’Europa come il pane, ma questa non è l’Europa che vogliamo”, Coldiretti ha dato vita ad un’azione coordinata da Bruxelles a Roma. L’iniziativa ha coinvolto centinaia di giovani agricoltori di Coldiretti, che hanno esposto striscioni raffiguranti Ursula Von der Leyen nella sua “Vonderland”, accompagnati da messaggi chiari come: “non spegnere la democrazia!”, “non spegnere la salute” “non spegnere l’agricoltura”.

“Siamo scesi in piazza perché è in gioco molto più del nostro futuro: è in gioco la democrazia e la stessa idea di Europa – dichiara da Bruxelles il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini – Di fronte all’arroganza di una burocrazia europea che, sotto la guida della presidente Von der Leyen, calpesta ogni giorno il lavoro degli agricoltori e ignora sistematicamente la volontà dei cittadini. Un’Europa che toglie risorse alla produzione di cibo per destinarle al riarmo, che apre le porte a prodotti stranieri privi di garanzie, che firma accordi senza reciprocità e impone regolamenti scollegati dalla realtà agricola. Questa non è l’Europa che vogliamo”.

“Una Ue che in questo momento si ritrova a trattare con la minaccia di dazi USA al 30% figli di un’incapacità della Von der Leyen di negoziare in prima persona e di difendere la nostra economia. Non accetteremo più decisioni imposte dalla presidente, senza confronto, senza ascolto, senza dignità”, aggiunge Prandini.

“Lo diceva Sant’Agostino: la speranza ha due figli, lo sdegno e il coraggio. E oggi è il tempo di entrambi – afferma da Roma il segretario generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo – Sdegno per un’Europa tradita da chi, come Ursula von der Leyen, pretende di governarla ignorando le posizioni del Parlamento, degli Stati membri e dei suoi stessi Commissari. Facendo scelte che vanno contro le esigenze dei cittadini e delle imprese. Coraggio, perché dobbiamo fermare chi vuole smantellare la Politica Agricola Comune per finanziare i carri armati al posto del pane”.

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