
Cisint (Lega) interroga Comm. Ue su tagli a pesca e acquacoltura
Roma, 23 lug. (askanews) – “Ho interrogato la Commissione europea chiedendo il ripristino delle risorse per la pesca e l’acquacoltura, in seguito ai tagli, previsti dal nuovo bilancio europeo, che per il settore risultano addirittura più drammatici rispetto a quelli del comparto agricolo”. Lo annuncia Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega.
La proposta di bilancio 2028-2034 dell’UE ha previsto un taglio drastico delle risorse per la pesca e per l’acquacoltura, riducendole da 6,1 a poco più di 2 miliardi, con una perdita del 67%. “Una decisione assurda – ha detto Cisint – che penalizza duramente un settore già provato da sacrifici imposti dalla UE, che nel tempo hanno causato la riduzione di flotte e posti di lavoro. Inoltre, per l’Italia, negli ultimi 40 anni, la dipendenza per l’approvvigionamento di pesce da paesi terzi è salita dal 30% all’85%, favorendo la concorrenza sleale di Paesi extra UE, nei quali non vige alcuna regola sullo sfruttamento delle risorse marine. Inconcepibile cha pesca e l’acquacoltura, risorse strategiche per la sovranità alimentare e la dieta mediterranea, vengono ora marginalizzate”.
L’accorpamento in un fondo unico e l’inclusione nel Patto per gli Oceani rischiano di “diluire ulteriormente sostegni specifici come quello sul rinnovo della flotta, che ho chiesto urgentemente di ripristinare, visti anche gli incidenti sempre piú frequenti, a causa delle imbarcazioni vetuste che navigano nei nostri mari. Assurdo – conclude – che l’Ue continui a non valorizzare l’impatto sociale, economico e ambientale del settore. Una cosa però è finalmente chiara a tutti: tutto quello che noi della Lega abbiamo sempre sostenuto su come la pensasse Von der Leyen, si é per l’ennesima volta palesato, purtroppo a discapito degli anelli più deboli della catena di interessi su cui gravitano Ursula e compagni”.