Circo contemporaneo, torna a Roma “l’Uomo calamita”

Circo contemporaneo, torna a Roma “l’Uomo calamita”

Dal 2 al 4 febbraio al Teatro Vascello

Roma, 28 gen. (askanews) – Dopo il debutto nel 2019 al Teatro Vascello, torna a Roma dal 2 al 4 febbraio, sempre al Vascello, L’Uomo Calamita, lo spettacolo che ha mostrato al pubblico europeo le infinite potenzialità del circo contemporaneo come cerniera tra le arti. Scritto e diretto da Giacomo Costantini della compagnia El Grito in collaborazione con Wu Ming 2 di Wu Ming Foundation, in questi anni L’Uomo Calamita ha collezionato ben 20mila spettatori nelle oltre 100 rappresentazioni svolte nei teatri italiani e stranieri. Un lavoro frutto della riuscita contaminazione tra performance e parola, Circo El Grito e Wu Ming Foundation intrecciano infatti la scrittura narrativa con la drammaturgia circense per uno spettacolo che tiene insieme circo contemporaneo, illusionismo, musica e letteratura. Tra spericolate acrobazie, colpi di batteria e magie surreali, la voce dal vivo di Wu Ming 2 guida lo spettatore in un circo clandestino durante la seconda guerra mondiale. L’11 settembre 1940 con una circolare telegrafica, il capo della polizia ordina che vengano controllati tutti i carrozzoni, i circhi e le carovane, affinché “vengano rastrellati e concentrati sotto rigorosa vigilanza”. L’Uomo Calamita e altri fenomeni da baraccone si ritrovano così senza tendone, senza lavoro e ricercati dalla polizia. Lena – una bimba di otto anni – si ritrova invece senza il suo supereroe preferito e senza lo spettacolo che attendeva dall’anno prima. Per sfuggire alla persecuzione, i circensi sono costretti a darsi alla macchia ma, con l’aiuto di Lena, usano i propri poteri, l’astuzia e il magnetismo per combattere il nazi-fascismo. L’Uomo Calamita è un super eroe che combatte l’assurdità della guerra tra funambolismi del corpo e della lingua con i suoi pericolosi esercizi di equilibrismo magnetico che lasciano il pubblico con il fiato sospeso, mentre Cirro sfoga sulla batteria tutta la rabbia accumulata da quando i nazisti hanno ucciso suo fratello. Wu Ming 2 prende parte alla storia non soltanto attraverso la voce narrante ma cimentandosi in un esercizio dalla cui riuscita dipende la vita dell’Uomo Calamita. “Siamo circensi, quando sfidiamo la morte lo facciamo sul serio”, dice Costantini che in uno dei suoi numeri è incatenato, appeso per i piedi, immerso dentro una vasca d’acqua.

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