Cinque Terre, Toti: valuteremo caro treni , polemiche danneggiano
Manifestazione dei cittadini davanti a Museo La Spezia. Il Governatore: “vaporetto a Venezia costa 30 euro”
Genova, 2 apr. (askanews) – “I signori che protestano qua fuori legittimamente hanno avuto uno sconto sui biglietti, pagano meno di quanto pagavano l’anno scorso. Così come pagano di meno i liguri e molte categorie della nostra regione. Il trasporto ferroviario tra l’altro quest’anno sarà il secondo in Italia con tutti i treni completamente nuovi. Credo che i numeri siano da valutare nel medio periodo e abbiamo ovviamente messo in campo un tavolo di monitoraggio per capire quali saranno gli effetti dell’aumento del costo dei biglietti che non riguarda i liguri”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha commentato la protesta di abitanti e commercianti delle Cinque Terre davanti al museo civico Amedeo Lia di La Spezia contro i rincari dei biglietti dei treni per i turisti.
“Credo in questo Paese – ha aggiunto il governatore ligure – si debba finirla di considerare il trasporto pubblico locale come qualcosa da offrire allo stesso prezzo ai turisti. Il biglietto per le Cinque Terre costa di meno di una corsa singola dell’ascensore dell’Empire State Building e non credo che gli americani facciano lo sconto ai turisti italiani. Visitare i due bordi del Grand Canyon costa circa 100 euro, prendere un treno in Svizzera ne costa una sessantina e i vaporetti a Venezia costano intorno ai 30 euro per i non residenti. E’ chiaro che differenziare le tariffe tra residenti e non residenti è una politica che ci dovrà aiutare a spalmare i turisti sulle giornate più convenienti. Credo che dovrebbe essere colta dalle Cinque Terre come un’opportunità per costruire un turismo di qualità e quindi investire in qualità del servizio”.
“Capisco – ha concluso Toti – che i cambiamenti possano essere in qualche modo preoccupanti. Avevo visto simili proteste quando abbiamo attivato il Cinque Terre Express ma credo che oggi nessuno rinuncerebbe a quel servizio. Avevo visto simili proteste quando abbiamo presentato il masterplan di Palmaria e oggi su Palmario si sta cominciando a costruire quell’offerta turistica che porterà decine e decine di posti di lavoro a questo territorio. Chi ha una nostalgia per il tempo che fu o pensa di fare polemica politica sull’offerta turistica credo che faccia il male del territorio. Non ho mai visto un veneziano volantinare contro il caro traghetti. Non capisco perché, invece di valorizzare le Cinque Terre e dire che forse quello che un turista paga per vederle è fin poco rispetto alla sua bellezza e alla qualità dei servizi che trova, non abbiamo questo spirito commerciale. Valuteremo i numeri ma io sono assolutamente convinto di questa scelta”.