Cia Toscana: su ungulati e fauna selvatica servono azioni concrete
Criticità e proposte per il Piano faunistico venatorio
Roma, 3 apr. (askanews) – Il sovrannumero di cinghiali, ungulati e animali selvatici, sono sempre più un’emergenza non rimandabile per l’agricoltura Toscana. Cia Agricoltori Italiani della Toscana, in riferimento alla proposta del Piano Faunistico Venatorio, evidenzia alcune criticità e miglioramenti, ricordando che deve essere attuato in maniera tempestiva, ed avere tra gli obiettivi prioritari quello di rispondere alle esigenze del mondo agricolo, che in molte aree della toscana, sconta evidenti difficoltà di convivenza con la fauna selvatica.
“Gli agricoltori per salvaguardare le proprie produzioni hanno bisogno di tempi celeri e certi – spiegano – rispetto all’attività di controllo, oltre al rafforzamento dell’attività stessa soprattutto in considerazione del numero di cacciatori in forte calo, che in maniera sempre minore potrà contribuire a garantire il necessario equilibrio, attraverso l’ordinaria attività venatoria. Ma anche chiarezza dei termini e delle modalità con le quali vengono svolte le azioni; efficacia degli interventi nell’azione di difesa delle colture e nel ripristino degli equilibri dell’ecosistema”.
Per Cia è “necessario mettere in sicurezza il territorio rurale, non solo in termini di salvaguardia delle produzioni e della sostenibilità economica delle imprese, ma per garantire anche attraverso la sopravvivenza delle stesse, il necessario sostegno sociale ed ambientale a queste aree marginali”.