
Cia scrive a Lollobrigida: su dermatite bovina intervenire subito
Roma, 1 lug. (askanews) – Interventi rapodi e compensazioni per le aziende colpite. C’è forte preoccupazione per la diffusione della Dermatite bovina, con quattro focolai confermati in Sardegna, tre nel Nuorese e uno nel Sassarese, e un nuovo focolaio aperto nella provincia di Mantova, per un totale di oltre 900 animali coinvolti. E Cia-Agricoltori Italiani ha inviato una lettera al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, per individuare gli strumenti più efficaci per sostenere il settore e affrontare con tempestività e responsabilità questa nuova sfida, spiegando che la situazione rischia di compromettere la tenuta dell’intero comparto, soprattutto nelle aree a maggiore vocazione zootecnica, come appunto il Mantovano, dove si contano più di 1.600 aziende bovine.
“Condividendo la necessità di adottare tutte le misure sanitarie per contenere e prevenire la malattia – scrive il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini – riteniamo essenziale che venga mantenuta alta l’attenzione istituzionale a tutti i livelli, con un costante monitoraggio dell’evoluzione della situazione sanitaria”. Ugualmente urgente è fare fronte alle ricadute economiche per le imprese zootecniche: “già oggi iniziano a registrarsi danni legati alla gestione straordinaria degli animali in stallo, al blocco delle movimentazioni e alla perdita di reddito – sottolinea Fini – Servono, quindi, misure straordinarie di compensazione per tutelare il lavoro degli allevatori”.
In questa fase, conclude il presidente di Cia, “una pronta risposta istituzionale, coordinata con le Regioni interessate, è fondamentale per fronteggiare l’emergenza, contenere l’impatto economico e preservare la continuità produttiva di un settore strategico per l’agricoltura italiana, già duramente provato da altre emergenze sanitarie”, come la peste suina.