
Calcio, Allegri: “Obiettivo riportare il Milan in Champions”
Roma, 7 lug. (askanews) – “Il calcio è difficile”. Massimiliano Allegri, al ritorno al Milan dopo undici anni ribalta il suo “calcio semplice”. Il suo messaggio è chiaro e si fonda su concetti ben definiti, con la parola “lavoro” che risuona come un mantra incessante. “Bisogna essere un blocco unico, con un’unica direzione,” afferma Allegri in conferenza stampa, sottolineando come la società debba essere un sostegno fondamentale per la squadra. “La dedizione al lavoro deve essere al primo posto. Non servono rivoluzioni, solo lavorare con ordine.” L’obiettivo primario è cristallino: riportare il Milan a giocare la Champions League: “Il Napoli è sempre la favorita, poi ci sono Inter, Juve, Roma, Lazio, Atalanta. Arrivare nelle quattro non è assolutamente facile.” Nonostante le sfide, l’allenatore si dice “molto contento, molto entusiasta” della rosa a disposizione, definendola “ottima” e ricca di “giocatori di valore”. Sottolinea l’importanza dei primi mesi di lavoro per gettare le basi della stagione, che si deciderà a marzo. Un appello accorato va anche ai tifosi, ai quali chiede sostegno e comprensione: “L’unica cosa per riconquistare il rispetto dei tifosi è lavorare bene, i tifosi ci dovranno dare una mano, abbiamo bisogno di loro.” Allegri ha praticamente ufficializzato l’addio di Theo Hernandez e l’arrivo di Luka Modric. “Theo? Le uscite sono condivise, Theo ha fatto una scelta, gli auguro le migliori fortune. Modric arriverà in agosto, è straordinario, non ha bisogno di presentazioni.”
Tra le conferme più rassicuranti, quella di Mike Maignan, definito “uno dei migliori portieri in Europa”, e la fiducia incondizionata in Rafael Leao, al quale si aspetta una “grande stagione”, specialmente tra i 26 e i 30 anni, considerati gli anni d’oro della carriera. Anche Ruben Loftus-Cheek è visto come un elemento chiave nel centrocampo a tre che Allegri intende schierare. Nonostante un iniziale tentativo di glissare sul mercato (“Non voglio parlare di mercato qui…”), le domande incalzano, portando anche a una velata menzione di Dusan Vlahovic, un “ragazzo straordinario” che ha visto crescere alla Juventus. Allegri ha rivelato i dettagli del suo ritorno, sottolineando l’immediatezza dell’incontro con Tare e Furlani e il “piacevole pranzo” con la proprietà. Non ha ancora incontrato Zlatan Ibrahimovic di persona, ma i due si sono già sentiti e “sono molto contento” del loro rapporto. Non potevano mancare riferimenti alle sue celebri frasi. “La differenza reti è la cosa che conta di più, me lo hanno insegnato da bambino. Quasi sempre in Serie A vince la squadra che prende meno gol.” Riguardo al famoso “corto muso”, ha chiarito: “Non è questione di corto muso, l’obiettivo è tornare in Champions. Bisogna divertirsi con grinta, questo è il mio modo di vedere le cose.” Ha poi concluso con una riflessione più profonda sul calcio come forma d’arte, ricordando il gol in rovesciata di Cristiano Ronaldo contro la sua Juventus: “Nessuno ricorda l’azione. Il calcio è arte, la gente viene allo stadio per vedere i gesti tecnici.”