Bauli investe 82 mln nel biennio 2024-25 e punta a 1 mld fatturato nel 2030
Motta diventa brand premium, Girella e Buondi passano sotto marchio lilla
Milano, 22 ago. (askanews) – A un secolo dalla nascita – la fondazione è del 1922 – il gruppo Bauli ridisegna la propria struttura e il portafoglio prodotti ponendosi l’obiettivo di raggiungere il miliardo di fatturato entro il 2030. Una strategia, spiega l’azienda nota per prodotti da ricorrenza come il pandoro o merendine come il Buondì, che si basa su tre direttrici: la diversificazione e l’innovazione delle categorie di prodotto, dei canali di vendita e il rafforzamento della presenza nei mercati esteri chiave.
Questa nuova strategia porta la firma dell’amministratore delegato Fabio Di Giammarco arrivato poco più di un anno fa alla guida del gruppo veronese presieduto da Michele Bauli, che conta a oggi 1.300 dipendenti, sette stabilimenti produttivi, di cui sei in Italia e uno in India (Baramati), e un fatturato consolidato al 2022/2023 di 634 milioni di euro.
Di fronte a un mercato bakery sfidante, caratterizzato da frammentazione e polarizzazione dei prezzi, dove tuttavia l’88% delle aziende italiane sono impegnate in investimenti strategici soprattutto in ricerca e sviluppo (report EY-SWG), il gruppo Bauli nel biennio 2024-25 ha deciso di investire circa 82 milioni di euro dotandosi di una brand architecture che semplifica la struttura. Al centro di questo passaggio i due brand di riferimento, Bauli e Motta, quest’ultimo acquisito nel 2010 (insieme ad Alemagna). Per entrambi il nuovo piano strategico prevede una trasformazione e un riposizionamento.
Bauli, forte del suo livello di awareness e apprezzamento da parte dei consumatori, diventerà la “capogruppo”, ottimizzando la propria offerta e andando a includere anche alcuni prodotti storici come Buondì e Girella. Il Dna del marchio sarà ricostruito attorno al concetto del lievito madre, ingrediente base dell’azienda con più di 100 anni di vita. Motta, invece, subirà un vero e proprio riposizionamento: con la sua expertise pasticcera su alcuni dei prodotti come il Panettone di Milano, diventerà il brand premium del gruppo. Per fare questo, spiega l’azienda veronese, l’approccio sarà focalizzato sulla valorizzazione del business attraverso investimenti in innovazioni dei processi, di prodotto e talenti.
Nel dettaglio delle tre direttrici di sviluppo, sul fronte prodotti, Bcontinuerà a diversificare, sviluppando nuove categorie e investendo sull’innovazione di prodotto, rafforzando il posizionamento del gruppo quale azienda sia delle festività sia per “ogni giorno e ogni esigenza”, accelerando lo sviluppo del segmento delle ricorrenze, quello del consumo quotidiano così come quello dedicato ai consumatori con esigenze dietetiche particolari. Sul fronte dei canali, invece, investirà sempre di più nel canale fuori casa e nell’espansione della rete di punti vendita “Minuto Bauli”, che oggi conta oggi 13 attività, dove è possibile gustare il prodotto sfornato al momento. Nuove prospettive anche per i mercati esteri: il percorso di internazionalizzazione subirà un’accelerazione, rafforzando la presenza dell’azienda in mercati chiave, quali Stati Uniti, India e Sud Est Asiatico, ma anche in nuove aree geografiche, come il Sud America e il Medio Oriente.
“Crediamo che attraverso la differenziazione e la creazione di valore per il consumatore, ci sia ancora spazio per crescere sia in Italia che all’estero – afferma Fabio Di Giammarco, ad del gruppo Bauli – Forti della nostra expertise centenaria nel mondo del bakery, guardiamo con entusiasmo agli obiettivi futuri, facendo dell’innovazione a 360 gradi la nostra principale leva strategica per raggiungere nuovi target di consumatori, in diverse occasioni di consumo e di acquisto”.