Barbara Nappini è stata confermata presidente di Slow Food Italia

Barbara Nappini è stata confermata presidente di Slow Food Italia

Milano, 12 lug. (askanews) – Barbara Nappini è stata confermata presidente di Slow Food Italia: l’elezione è avvenuta nel corso dell’Assemblea nazionale dei soci che si è svolta ieri e oggi presso la Fao di Roma, dove è stato nominato anche il nuovo Consiglio direttivo. Ne fanno parte Federico Varazi, vicepresidente, Luca Martinotti, Francesco Sottile e Raoul Tiraboschi. L’Assemblea ha approvato anche il Documento di Roma “Un’altra idea di mondo”, che intende racchiudere la storia dell’Associazione e, al tempo stesso, rivolgere lo sguardo al futuro, con particolare attenzione alle giovani generazioni.

“Voglio ringraziare innanzitutto questa platea bellissima, variegata e plurale, con ragazze e ragazzi di ogni età che sono venuti qui alla Fao con la ferma volontà di contaminarsi nel necessario rispetto delle differenze. Sono loro la nostra prima grande ricchezza”, afferma Nappini, aggiungendo: “Questi due giorni ci hanno regalato interventi intensi, che hanno saputo misurarsi con un titolo audace: ‘Un’Altra Idea di Mondo’. Con gioia avete accolto questa sollecitazione. Avete reso l’idea della strada in cui siamo, ed è una strada che vale la pena percorrere, per aprire altri sentieri nuovi. Non sappiamo dove siamo diretti ma abbiamo la volontà di capirlo insieme. Tra quattro anni il panorama sarà ancora più bello e gioioso, anche soltanto perché noi lo abbiamo sognato insieme”.

Come primo atto formale, il nuovo Direttivo ha voluto esprimere solidarietà a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, affermando che “è stata sanzionata per aver fatto bene il suo lavoro, per non aver taciuto. E noi di Slow Food vogliamo essere sempre a fianco delle voci libere”.

Ai delegati italiani, il fondatore Carlo Petrini ha ricordato il senso profondo dell’impegno associativo: “Siamo qui oggi alla Fao e ogni giorno sui territori perché ci piace stare nell’Associazione, perché farne parte è un modo di raggiungere la nostra felicità. Il sottotitolo di Slow Food, da più di 30 anni, è il diritto al piacere, un piacere che non è solo legato al cibo ma anche alla capacità di generare democrazia, partecipazione”.

Petrini ha quindi riferito: “Papa Francesco, in uno dei nostri ultimi incontri, mi ha chiesto di mantenere la nostra dimensione di azione dal basso, perché per fare in modo che le cose cambino dobbiamo continuare a operare con gioia e letizia, lavorando con la gente. E questa dimensione di intelligenza affettiva e gioiosa anarchia è quella che vediamo ogni giorno, in ogni angolo del mondo in cui è presente Slow Food”.

Infine, ha ricordato che “il nostro impegno non può non guardare a quanto accade nel mondo, in tutti i conflitti e, in particolare, in Congo dove siamo attivi con i giovani che lavorano negli Orti Slow Food, e in Palestina, dove stiamo raccogliendo fondi per costruire una scuola”.

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