Autonomia, Occhiuto: referendum danno a centrodestra, fermiamoci
Stravincerebbe al Sud e Centro, Nord non basterebbero per salvarla
Milano, 30 set. (askanews) – Con un referendum alle porte che rischia di trasformarsi in un “grande danno per il centrodestra” e con tanti nodi ancora da sciogliere sia sulle materie che potranno passare alla competenza delle Regioni dopo la definizione dei Lep, sia su quelle che già potrebbero essere devolute dallo Stato a chi lo richiedesse, Roberto Occhiuto, presidente azzurro della Calabria e vice segretario di Forza Italia, invoca uno stop: “Al governo e alla maggioranza direi: siate prudenti. Congelate gli effetti della legge sull’autonomia in attesa che la riforma sia completa, utilizzate il tempo per ragionare su ogni aspetto e per spiegare all’opinione pubblica cosa succederà e come” ha detto in un’intervista al Corriere della Sera.
“È vero che l’autonomia era uno capisaldi del centrodestra con la riforma della giustizia e il premierato, ma è l’unica su cui si è andati di fretta, di notte, con un’urgenza poco comprensibile. Sul resto si sta agendo con calma. Forza Italia ha fatto un grande lavoro per evitare distorsioni a danno del Sud, ma ancora c’è da lavorare. Prendiamoci tempo. Fermiamoci e ragioniamo. Nemmeno al Nord oggi i cittadini sentono questo tema come un’urgenza” ha aggiunto.
“Non ha senso che ogni regione possa come oggi in teoria è previsto sponsorizzare e firmare i propri contratti di export, di promozione, per conto proprio. Che ci mettiamo a fare, la concorrenza sul vino tra Veneto e Calabria? A chi giova? Per tutti è fondamentale che sia il ministro competente per il Paese a garantire il marchio del Made in Italy, non siamo repubbliche indipendenti in competizione” ha continuato.
Quanto al referendum abrogativo ha ribadito che teme “si riveli un danno per il centrodestra a livello nazionale, perché stravincerebbe al Sud e al Centro e credo che non basterebbero i voti del Nord per salvare la legge. Lo credo perché oggi non è più come 10 anni fa, l’autonomia non è più sentita come una priorità nemmeno a Nord. Interessano lavoro, tasse, sicurezza, crescita, altri temi. Per questo ho chiesto e chiedo ancor di più oggi una moratoria” sulle “materie delegabili solo con i Lep, prendiamoci tutti il tempo necessario per definirli al meglio, visto che si parla di spese comunque enormi, quantificate dagli istituti specializzati tra i 100 e i 200 miliardi” ha concluso.