Auto, Acea: preoccupa crollo bev, rivedere target emissioni 2025
Servono misure di sostegno urgenti, a richio competitività industria
Milano, 19 set. (askanews) – Il calo della quota di mercato delle auto elettriche (dal 21% al 14% ad agosto) nell’Ue è un segnale “estremamente preoccupante” per l’industria e per i decisori politici. I produttori di auto europei, rappresentati da Acea invitano pertanto le istituzioni Ue a presentare misure di sostegno urgenti prima che i nuovi obiettivi di CO2 per auto e furgoni entrino in vigore nel 2025. Inoltre, Acea esorta la Commissione europea ad anticipare al 2025 le revisioni della normativa sulla CO2 per i veicoli leggeri e pesanti, attualmente programmate rispettivamente per il 2026 e il 2027.
L’industria automobilistica europea sostiene l’accordo di Parigi e gli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti dell’Ue per il 2050 e ha investito miliardi nell’elettrificazione. Oggi, la tecnologia dei veicoli e la disponibilità di veicoli a emissioni zero non sono più colli di bottiglia. Stiamo svolgendo la nostra parte in questa transizione, ma sfortunatamente, gli altri elementi necessari per questo cambiamento sistemico non si stanno verificando. Un fattore aggravante è la rapida erosione della competitività dell’Ue, come confermato nel rapporto Draghi.
Secondo Acea mancano “le condizioni cruciali” per raggiungere la spinta necessaria nella produzione e nella diffusione di veicoli a emissioni zero: infrastrutture di ricarica e rifornimento di idrogeno, un ambiente di produzione competitivo, energia verde accessibile, incentivi fiscali e di acquisto e una fornitura sicura di materie prime, idrogeno e batterie. Anche la crescita economica, l’accettazione da parte dei consumatori e la fiducia nelle infrastrutture non si sono sviluppate a sufficienza.
Di conseguenza, la transizione a emissioni zero è altamente impegnativa, con preoccupazioni crescenti sul raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per auto e furgoni entro il 2025. Le attuali norme non tengono conto del profondo cambiamento del clima geopolitico ed economico degli ultimi anni e l’incapacità intrinseca della legge di adattarsi agli sviluppi del mondo reale erode ulteriormente la competitività del settore.
Ciò solleva la scoraggiante prospettiva di multe multimiliardarie, che altrimenti potrebbero essere investite nella transizione a emissioni zero, o di inutili tagli alla produzione, perdite di posti di lavoro e una filiera europea indebolita in un momento in cui affrontiamo una forte concorrenza da parte di altre regioni produttrici di automobili.
L’industria auto non può permettersi di aspettare la revisione delle normative sulla CO2 nel 2026 e nel 2027, c’è bisogno di un’azione urgente e significativa ora per invertire la tendenza al ribasso, ripristinare la competitività dell’industria Ue e ridurre le vulnerabilità strategiche. Per i veicoli pesanti, una revisione anticipata sarà inoltre assolutamente fondamentale per garantire che condizioni vitali come le infrastrutture per camion e autobus vengano sviluppate in tempo.
Acea si dice pronta a discutere un pacchetto di misure di “alleggerimento” a breve termine per gli obiettivi di CO2 del 2025 per auto e furgoni, nonché una revisione rapida e completa delle normative sulla CO2 sia per auto che per camion, oltre a una normazione secondaria mirata per avviare saldamente la transizione verso le emissioni zero e garantire il futuro industriale dell’Europa.