
Assosuini presenta esposto a Procura Milano su gestione Psa
Roma, 16 mag. (askanews) – “Abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, chiedendo di accertare eventuali responsabilità da parte delle Pubbliche Amministrazioni nella gestione dell’emergenza legata alla Peste Suina Africana (PSA), una delle più gravi minacce sanitarie ed economiche per il comparto zootecnico nazionale”: lo annuncia in una nota Assosuini sostenendo che, “a fronte di una normativa europea e nazionale estremamente chiara, le amministrazioni competenti non avrebbero messo in atto, nei tempi e nei modi dovuti, le misure necessarie a contrastare efficacemente la diffusione della malattia”.
Dal giugno 2023 al giugno 2024, il numero degli allevamenti suini è sceso da 26.676 a 24.221, con una diminuzione del patrimonio suinicolo nazionale da 8,3 a 7,9 milioni di capi. In alcune regioni, come Liguria e Molise, la contrazione ha superato il 25%. Queste perdite, secondo Assosuini, sono in parte riconducibili alla mancata o tardiva attuazione delle misure di prevenzione e contenimento previste dalla normativa vigente, tra cui l’abbattimento selettivo della popolazione di cinghiali, l’installazione di barriere fisiche per limitarne gli spostamenti, e un’efficace sorveglianza epidemiologica.
La richiesta alla Procura di Milano è di verificare l’operato di tutte le amministrazioni coinvolte: il ministero della Salute, il Masaf e le Regioni Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria e Veneto. “Chiediamo che vengano accertate eventuali omissioni, ritardi o inefficienze nell’attuazione delle misure previste dalla normativa nazionale ed europea in materia di PSA, che, se confermate, potrebbero configurare responsabilità di natura amministrativa, civile o penale – conclude Assosuini – Ci riserviamo infine di costituirsi parte civile in eventuali procedimenti giudiziari che dovessero scaturire dall’azione della magistratura”.