
Altri morti per fame e per il fuoco israeliano nelle ultime 24 ore a Gaza
Roma, 3 ago. (askanews) – Fonti mediche a Gaza hanno segnalato oggi altri sei decessi nelle ultime 24 ore per carestia e malnutrizione. Secondo l’agenzia di stampa palestinese WAFA, che cita medici, si tratta di sei adulti. Questo porta a 175 il numero di persone morte per carestia o malnutrizione nella Striscia di Gaza, tra cui 93 bambini.
Almeno 18 persone sono state uccise questa mattina da colpi d’arma da fuoco e bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza, riporta l’agenzia di stampa palestinese WAFa. Tra queste vittime, almeno 13 sono state uccise mentre cercavano di procurarsi aiuti umanitari, ha aggiunto. I corrispondenti dell’agenzia, citando fonti mediche, hanno riferito di almeno nove morti a causa di colpi d’arma da fuoco israeliani vicino ai centri di distribuzione degli aiuti a nord di Rafah. Due persone sono state uccise anche in un attacco aereo israeliano su una scuola che ospita rifugiati nel quartiere di al Amal, a ovest di Khan Younis, e tre in un attacco contro un raduno di civili a est di Gaza City. Inoltre, almeno quattro persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite in un attacco contro persone in attesa di aiuti umanitari vicino al corridoio di Netzarim, nella Striscia di Gaza centrale, ha riportato sempre l’agenzia di stampa palestinese.
“Un gesto intollerabile”. Con queste Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, definisce quanto accaduto a Gaza la notte scorsa. “Apprendiamo con dolore della morte di un collega della Mezzaluna Rossa Palestinese e del ferimento di altri tre, a causa di un attacco che ha colpito la sede della PRCS a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, e che ha provocato un incendio al primo piano della struttura – spiega Valastro -. Troppo il sangue versato dagli operatori umanitari in questo conflitto, troppo quello versato dai civili”. “Attaccare edifici o veicoli identificati con il nostro Emblema, attaccare operatori sanitari, è contrario alle norme del Diritto Internazionale Umanitario e, soprattutto, è un duro colpo ai Diritti e alla Dignità della popolazione civile che, messa in ginocchio dal conflitto, rischia di non ricevere le cure necessarie, già rese difficili a causa della guerra”, aggiunge Valastro. “Gaza è allo stremo. Spesso gli attacchi si verificano durante la distribuzione degli aiuti, si continua a morire di fame e a farne le spese sono soprattutto i bambini. La popolazione vive in condizioni disumane”, conclude il presidente della Cri.